Genova. Stanno vagliando qualsiasi soluzione, anche quella della rescissione del contratto di affitto, i Padri Scolopi, la congregazione religiosa proprietaria del magazzino di via Serra 1H concesso in locazione all’associazione La Superba, movimento di estrema destra affiliato a Lealtà Azione.
Il movimento neo-fascista, anche se non ha effettuato alcuna inaugurazione, è di fatto già operativo nella nuova sede. E quindi, dopo due manifestazioni antifasciste nel giro di una settimana, alcuni genitori hanno inviato alla fondazione padre Assarotti, ovvero i Padri Scolopi, una lettera in cui minacciano di non pagare la retta o di trasferire i figli se il contratto d’affitto non verrà rescisso, fosse solo per la tensione sociale che si sta creando davanti alla sede.
Oggi è arrivata la risposta, nella quale si ripercorre l’iter che ha portato il locale di via Serra a finire sul mercato degli affitti: “Dopo circa due anni in cui era vuori, abbiamo pensato di affidare l’incarico di affittarlo alla Agenzia Gabetti situata nella stessa strada. Questa ci ha presentato l’Associazione La Superba, che ha per scopo di aiutare con cibarie ed oggetti persone in difficoltà. Abbiamo esaminato tutta la documentazione relativa – Statuto – scopi – cariche – registrazione in Regione ecc. Le persone risultavano e sono incensurate, ci siamo accordati sul canone e sui lavori di ripristino dei locali e sottoscritto un regolare atto di locazione. A contratto firmato siamo venuti a conoscenza della appartenenza di alcuni di loro (o tutti) a una associazione di estrema destra. La notizia ha suscitato per due sabati consecutivi rumorose manifestazioni di dissenso da parte di formazioni politiche avverse causando disagio e rallentamenti del traffico. A questo proposito Vi informiamo che l’art. 4 del contratto stipulato ne prevede la risoluzione nel caso di utilizzo per scopi diversi dalla prevista attività benefica”.
La lettera si conclude con una nota importante: “Abbiamo affidato la pratica ai nostri avvocati conferendo ampio mandato per tutelare il buon nome della scuola ovunque riconosciuto, tranquillizzando le famiglie che ci affidano con fiducia i loro figli. Ci stiamo pertanto intensamente adoperando per la soluzione del problema puntando anche sulla risoluzione del contratto”, scrive il presidente dell’associazione Argeo Viscardi.
Non è escluso che si tratti di un modo per prendere tempo, non è detto che esistano i presupposti contrattuali per una rescissione. Intanto oggi pomeriggio in via Serra, è stato necessario l’intervento di operai con una pompa d’acqua a pressione per ripulire la gigantesca scritta fatta sull’asfalto fatta sabato dal presidio antifascista. “Chiudere i covi nazisti, Genova antifascista” era stato scritto con vernice bianca sul selciato davanti alla sede di Lealtà Azione.