Genova. Non un corteo, ma un’assemblea pubblica in piazza nell’ambito della giornata di sciopero contro l’alternanza scuola lavoro organizzata a livello nazionale dall’unione degli studenti.
La piazza sarà definita nei prossimi giorni, forse già nell’assemblea che si svolgerà nel pomeriggio al Deledda, mentre i contenuti sono in parte già pronti: “Dovrebbe essere un’assemblea suddivisa in due gruppi di lavoro – spiega Andrea Nicolini del coordinamento nazionale dell’Uds – da un lato per immaginare esperienze positive di alternanza scuola lavoro che non siano mero sfruttamento degli studenti dall’altra per sviscerare il tema del diritto allo studio e della sua gratuità in una sorta di sciopero al contrario”. Ma cosa non va bene nell’alternanza?
“Di fatto noi produciamo profitto per le aziende senza avere alcun tipo di diritto – spiega Nicolini – o in alternativa perdiamo solo del tempo perché ci mettono a fare fotocopie. Chiediamo che l’alternanza abbia anzitutto a che fare con il nostro percorso formativo perché questo avviene molto di rado e poi che possa essere qualcosa di diverso”.
Altro nodo è la scelta delle aziende: “Sono i dirigenti scolastici che in ultimo scelgono le aziende dove mandare gli studenti, mentre noi chiediamo che vengano istituite commissioni paritetiche dove anche gli studenti possano dire la loro sul tipo di aziende che vengono scelte”.
Alla manifestazione promossa a livello nazionale ha da subito aderito il Vad, acronimo di ‘Voce al Deledda’, il collettivo studentesco forse più vivace in città o, vedendola da un altro punto di vista, uno dei pochi rimasti attivi. L’occasione del del 13 ottobre sarà quindi l’opportunità di cominciare a ricostruire un movimento studentesco che a Genova in questi ultimi anni è stato assente: “E’ appena cominciato l’autunno – dice fiducioso Nicolini – abbiamo un anno davanti”.