L'analisi

Sampdoria, col Chievo bisognerà ripartire dal secondo tempo di San Sirorisultati

Sottotitolo: Lo afferma Caprari, che al Meazza, in pieno recupero, ha avuto sui piede la palla di un 3-3, che sarebbe diventato leggenda

Sampdoria Vs Atalanta Serie A

Genova. Dopo aver rischiato di ‘colare a picco’, sotto il fuoco incrociato delle batterie milanesi (leggi Candreva e Perisic), che lanciavano palle di cannone sulla tolta del vascello armato di vele blucerchiate… pur con la tuga squarciata da tre bombe, fatte esplodere addirittura dal ‘fuoco amico’ (leggi Skriniar e Icardi), i marinai genovesi, guidati da capitan ‘Baciccia’ Quagliarella, hanno calafatato lo scafo, evitando l’affondamento e riuscendo persino a restituire un paio di bordate, che hanno impensierito la corazzata nerazzurra, costretta sulla difensiva, nei minuti finali, al punto da far affermare, al mister doriano “se ci fossero stati dieci minuti in più, ci saremmo divertiti”.

Insomma, fuor di metafora, la Samp non è uscita dal Meazza con le ossa rotte, come si poteva temere a un certo punto della contesa e di ciò bisogna dare atto all’acume tattico dimostrato da mister Giampaolo, con i cambi (Linetty, Caprari e Kownacki hanno infatti avuto tutt’altro impatto sulla gara, che non Barreto, Ramirez e Zapata), ma anche alla migliore condizione atletica dei giocatori blucerchiati (in primis Bereszyński, Torreira e Quagliarella), illuminata da alcune giocate sontuose di un Praet, sempre più entrato nella parte del leader.

Archiviamo, quindi, questa onorevole sconfitta e concentriamoci sul Chievo di Rolando Maran, una squadra scafata, con un gruppo di terribili “vecchietti”, lungi dal voler alzare bandiera bianca sul pennone della nave clivense….

Una partita tosta, dunque… da vincere, con l’appoggio del pubblico blucerchiato, che ha reso, quest’anno, Marassi, un fortino inespugnabile.

Chiudiamo, dissertando un po’ di mercato, anche se, parlare adesso di acquisti, può sembrare prematuro, ma il lavoro dello staff di un direttore sportivo non langue mai…

E allora la domanda è: “Come sta Viviano?”

Il protrarsi della sua assenza (anche dalla panchina) fa sì che si rincorrano le voci di un eventuale rinforzo fra i pali, riportando in auge, in internet, il nome di Martin Arias, estremo difensore del Gimnasia di Mar del Plata, club argentino, che peraltro intende espandere il proprio brand in Europa, allacciando partnership tecniche (oltre che commerciali).

Altro nome che è stato accostato alla Samp, è quello del centrocampista slovacco Ján Greguš (classe ’91), attualmente in forza al Copenhagen, sulle cui tracce sarebbero anche Genoa, Milan e Torino.

Per chiudere, tenuto conto che la prossima estate verrà inevitabilmente al pettine, il nodo Torreira, è d’obbligo guardarsi in giro per individuare un giovane talento, con cui replicare la felice operazione fatta a suo tempo col Pescara. Un nome? Tanto per giocare un po’ al talent scout, a chi scrive, ad esempio, piace non poco José Machin, equatoguineano di origini spagnole, classe ’96, di proprietà della Roma ed in prestito al Brescia, dopo qualche presenza, da giovanissimo, nel Trapani e  nel Lugano e con già quattro presenze nella nazionale africana… ma Pecini & Co. hanno ampiamente dimostrato di essere autentici rabdomanti, nella ricerca di campioni in erba…

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