L'indagine

Rovegno, la colonia Montana tra fenomeni paranormali, voci e leggende

Rovegno. Come preannunciato a inizio ottobre, il team E.P.A.S sezione di Piacenza dell’istituto Nazionale di ricerca e studio dei Fenomeni Paranormali ha effettuato, con l’approvazione delle autorità locali, un’indagine di ricerca a carattere storico/scientifico presso la ex colonia Montana di Rovegno nei pressi del paese omonimo in provincia di Genova, per la rilevazione di eventuali anomalie Paranormali.

L’indagine si è svolta la notte del 20 ottobre, dalle 21.45 alle 5 del mattino successivo ed è stata preceduta da un sopralluogo pomeridiano con il responsabile della polizia locale, Roberto Tonino Poggi che ha illustrato aneddoti e notizie di interesse storico realmente accadute e documentate agevolando l’operato del team il cui scopo è “dipanare il velo di leggende, storie e avvenimenti che interessano questa zona”.

E’ seguita ricognizione con il sindaco Giuseppe Giovanni Isola al sacrario celtico e al dolmen naturale riposante nei boschi del comune.

La squadra che si definisce un gruppo di ricerca scientifico/storico/culturale e “non acchiappa fantasmi, esoteristi o esorcisti” comprende il presidente Marcello Chichinato, Daniele Grilli (Cameramen e vicepresidente), Riccardo Balestri (secondo video operatore e ricercatore), Filippo D’Errico (video operatore addetto alle telecamere infrarossi e UV), Marco Della Bergoli (fotografo e ricercatore) e Alessandro Ferronato (tecnico addetto alle strumentazioni).

Sono avvenuti diversi episodi di distorsione del campo magnetico – racconta il presidente Chichinato – alcuni spiegabili altri no, così come diversi scompensi nelle batterie delle strumentazioni: nonostante fossero a piena carica o nuove, si sono esaurite in men che non si dica”. Ad esempio una batteria da 10000 Amph garantita a piena carica per durare almeno 5 ore si è scaricata dopo solo pochi minuti di utilizzo, 2 griglie laser su 3 non sono state in grado di accendersi in alcun modo mentre una volta rientrati hanno ripreso a funzionare e sono risultate con il tester a piena carica.

“Ragionando in senso razionale il tutto potrebbe essere spiegato da un forte campo elettromagnetico naturale – spiega ancora il presidente – ma non si capisce comunque come mai non tutti gli strumenti siano impazziti”. Chichinato riferisce inoltre di “sbalzi repentini di temperatura“.

Tutto il materiale raccolto, audio, video e fotografico, è al vaglio e sotto scrupoloso esame. Appena avremo risultati lo comunicheremo – sottolinea poi – tenendo conto che la nostra non è una caccia ai fantasmi, ma la ricerca di un qualcosa di anomalo per sfatare tutte le storie bizzarre che girano intorno a questi luoghi incantevoli“.

Il luogo negli anni è diventato un “santuario” dei nostalgici repubblichini, che hanno raccolto una serie di voci, leggende, e fonti non meglio verificate che attestano le uccisioni dei soldati delle repubblica di Salò, che nella zona operavano rastrellando paesi e territori in cerca di partigiani e resistenti.

“Al momento – conclude Chichinato – gli unici spettri che abbiamo trovato sono il fantasma dell’abbandono e dei ricordi dimenticati. Per questo motivo abbiamo tentato di rivalutare dal punto di vista storico culturale e naturalistico sia la colonia Montana di Rovegno sia il territorio circostante. Perché, come disse Arthur Conan Doyle, ‘eliminato l’impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità'”.

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