Genova. “Per Multedo ora serve un monitoraggio, soprattutto serale, che farò anche in prima persona per vedere se tutte le promesse di don Martino saranno mantenute cosa di cui non voglio dubitare. Se è tutto bello come nelle favole è chiaro che potremo dire che abbiamo avuto una preoccupazione eccessiva, se ci fossero criticità è chiaro che il primo che si opporrebbe fortissimamente molto più di oggi a un aumento dei numeri sarei io”. L’assessore comunale alla Sicurezza Stefano Garassino annuncia che nonostante l’arrivo dei primi 12 migranti all’asilo Contessa Govone di Multedo, la vicenda non è affatto chiusa.
Conferma che si tratta di un inserimento graduale “ma solo dopo un monitoraggio della situazione appunto che verrà fatto fra un mese” e chiarisce ancora una volta come il Comune “non avesse voce in capitolo in questa vicenda perché si trattava di un contratto tra la Prefettura e un ente privato come la Curia”.
“Un contratto – aggiunge Garassino – che non si poteva stracciare perché la prefettura se avesse stracciato il contratto avrebbe non solo pagato penali pesanti, ma avrebbe creato un precedente in seguito al quale è sufficiente fare casino per vedere stracciati i contratti”.
Per l’assessore, criticato duramente dalla Fiom nel corso della manifestazione di martedì sera a Multedo, “come dimostra l’esperienza dello Sbarasso della Superba le cose funzionano quando c’è un dialogo e una condivisione delle decisioni. Secondo me se si fosse fatto un passaggio con la cittadinanza si sarebbe evitata questa situazione”.
Rispetto al fatto che gli assessori e i consiglieri leghisti abbiamo cavalcato la protesta mentre il sindaco Marco Bucci ha tenuto sempre un profilo di mediazione, Garassino spiega: “Un partito che ha delle posizioni come le nostre non può in casi come questi stare dalla parte dei cittadini, il sindaco ha invece il compito di trovare delle soluzioni anche se sono certo se avesse potuto decidere non li avrebbe messi a Multedo”.
“Una Lega Nord senza più dignità e con la credibilità ridotta allo zero. Perché se il Carroccio non condivide la decisione del sindaco di aprire il centro di accoglienza a Multedo, allora si assuma coerentemente le proprie responsabilità e gli tolga la fiducia. Altrimenti la smetta con queste pantomime (la nota di ieri, per esempio) e le manifestazioni di protesta contro i centri per i richiedenti asilo”, questo il commento critico di Pippo Rossetti, consigliere regionale del Pd.