La replica

Inaugurazioni sedi ultradestra, L’Anpi: “L’assemblea antifascista non ci ha invitato”

L'associazione nazionale dei partigiani sarà in piazza in tutta Italia il 28 ottobre. Bisca: "Non bastano presidi, serve impegno culturale"

assemblea antifascista

Genova. “Rispetto alle iniziative annunciate in questi giorni dalla cosiddetta Assemblea Antifascista l’Anpi non era stata né contattata, né invitata”. Lo dice in una nota il presidente dell’’Anpi di Genova Massimo Bisca dopo che ieri in piazza De Ferrari un cartellone metteva in luce proprio l’assenza dell’Anpi che fra l’altro lunedì in una riunione ristretta con il presidente di Arci Genova Stefano Kovac, il segretario della Camera del Lavoro Ivano Bosco e i rappresentati del Pd e degli altri partiti della sinistra aveva chiaramente espresso la volontà di scendere in piazza solo il 28 ottobre.

“Non basta un presidio, per quanto convinto e generoso, a invertire la tendenza a cui stiamo assistendo – dice Bisca a proposito della manifestazione indetta dall’assemblea antifascista per sabato – va costruito un fronte comune, il più unitario possibile, insieme ai partiti che si riconoscono nei valori costituzionali e nell’antifascismo, ai sindacati, alle associazioni e ai movimenti, contro questi fenomeni e contro la loro intrinseca pericolosità”.

Servono inoltre secondo l’Anpi “le denunce alla Magistratura, la presenza attiva e l’opposizione netta alle iniziative più dichiaratamente neofasciste, ma serve – e da subito – anche ad un grande impegno culturale e formativo, non solo nei confronti dei giovani, ma anche delle cittadine e dei cittadini tutti”.

Un ruolo particolare dovrà averlo la scuola, verso la quale Anpi svolge e intende ampliare, iniziative di informazione e preparazione ad essere cittadinanza attiva e cosciente dei valori fondanti del paese. Ma sarà necessaria anche una presenza importante nei territori, grazie alle donne, agli uomini, ai giovani che animano le sezioni e i circoli Anpi.

L’Anpi nazionale, viene ribadito nella nota “ha individuato la data del 28 ottobre, in cui movimenti di dichiarata fede neofascista intenderebbero mettere in scena una nuova “marcia su Roma” – peraltro al momento non confermata – come giornata di mobilitazione e sensibilizzazione per costruire un fronte comune contro questi fenomeni e la loro intrinseca pericolosità”.

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