Ore di attesa

Ilva, ancora nessuna convocazione. La Fiom genovese: “Con quelle precondizioni impossibile avviare tavolo”

Si lavora tra le parti perché la lettera di avvio della procedura venga 'congelata', ma al momento resta sul tavolo

ilva sciopero 5 giugno

Genova. Che il governo e i commissari siano al lavoro per tentare di riaprire la trattativa mai partita con AncelorMittal sul futuro dell’Ilva è certamente vero, così come è vero che al momento per Mise e Commissari non esiste un’alternativa al gruppo franco-indiano-Marcegaglia. Tanto che due giorni fa il ministro Carlo Calenda ha fatto scrivere una nota in cui in cui spiega di “essere stato informato dai Commissari Straordinari dell’Ilva, che sono stati sempre in costante contatto con i vertici di AMInvestCo, della disponibilità della società ad affrontare, conformemente agli impegni presi, i temi essenziali della negoziazione con le rappresentanze sindacali, quali i livelli occupazionali, le garanzie normative e i livelli retributivi, in un confronto aperto e costruttivo che tenga conto della sostenibilità economica e finanziaria del piano industriale”.

Nella nota viene spiegato che “il Ministro riconvocherà il tavolo in tempi brevi”. Ma la data ancora non c’è così come i ‘ritocchi sui numeri comparsi sul alcuni quotidiani nazionali, con esuberi scesi a 3300, solo al momento solo chiacchiere” dice il segretario della Fiom genovese Bruno Manganaro.
Così come non è chiaro come Am InvestCo intenda uscire dal nodo del JobsAct che ha fatto infuriare i sindacati. Come scrive il Sole 24ore, a soluzione sulla quale stanno lavorando le parti in causa riguarda il “congelamento” della lettera di avvio della procedura, che al momento è ancora sul tavolo in modo da fare ripartire il tavolo a prescindere dai contenuti del documento.

La Fiom genovese, confermando che nessuno ha al momento ricevuto una convocazione, fa sapere che ad oggi le “precondizioni rendono irricevibile l’avvio della trattativa”.

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