Genova. Un ritratto così somigliante da far decidere al grande violinista di richiederne addirittura una copia.
Si apre con l’immagine più veritiera la mostra “Paganini, i suoi strumenti e la sua città”, curata dall’Associazione Amici di Paganini allestita a Palazzo Tursi a Genova nelle sale dove viene custodito il “cannone” di Paganini. E’ questo uno degli omaggi che la città ha deciso di fare al maestro in occasione del Paganini Genova Festival e che riguarda numerose attività tra cui la realizzazione del cocktail e l’esibizione di questa sera al Carlo Felice.
Una preziosa raccolta di cimeli paganiniani intorno al Cannone, il prezioso Guarneri del Gesù che Paganini lasciò in eredità e per testamento “alla mia città”.
In esposizione gli oggetti che hanno accompagnato la carriera di concertista in giro per l’Europa. Il Cannone sarà infatti solo il pezzo più pregiato tra tanti importanti capolavori di liuteria, tra i quali anche una copia del violino realizzata di J. Baptise Villaume (che Paganini ricevette a Parigi e che passò poi a Camillo Sivori). Tra loro le tre chitarre originali, due realizzate dall’artigiano napoletano Fabbricatore, su una delle quali si trova l’autografo di Paganini, e una terza francese, ma anche le custodie da viaggio che usava per trasportare il suo violino. Le tante onorificenze e gli oggetti di vita quotidiana come una bellissima scacchiera che gli era stata donata.
Completeranno l’esposizione alcune postazioni multimediali e una ‘sorpresa’ tecnologica capace di ricreare l’atmosfera di un’autentica esibizione paganiniana.