Genova. Ha un volto il piromane che da settimane sta appiccando il fuoco ai cassonetti e bidoni nel quartiere genovese della Foce.
Proprio questa notte, come vi abbiamo raccontato qui si è registrato l’ennesimo raid incendiario in via Cecchi.
Stavolta però il gesto non è passato sotto traccia. In mattinata è arrivata infatti la comunicazione dalla Polizia: il piromane della Foce è stato preso. Quattro agenti liberi da servizio lo hanno visto mentre con un accendino dopo aver preso della carta dalla differenziata appiccava il fuoco.
L’uomo, E.S., 40 anni, ha ammesso di avere innescato anche altri incendi in piazzale Kennedy e in via Granello. Alla dirigente dell’Upg Alessandra Bucci ha spiegato di avere dei raptus che lo portano ad appiccare il fuoco e che in via Granello ci è andato perché lì abiterebbe la sua ex fidandata.
Il 40 enne, che vive alla Foce con la madre, ha alcuni disturbi psichici e non ha un’occupazione. In passato avrebbe lavorato come pr nelle discoteche. Ed è recidivo era già stato fermato dalla polizia un paio di mesi fa.
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Le indagini proseguono per dimostrare il collegamento dell’uomo agli altri episodi avvenuti negli ultimi due mesi nel quartiere. Secondo quanto appreso l’uomo sarebbe ‘attivo’ fin dal 2015.
Questa notte intanto per gli abitanti di via Cecchi non sono mancati momenti di paura con le fiamme che lambivano il secondo piano del civico 19 tanto che gli agenti dopo aver arrestato il piromane hanno cercato con dell’acqua acquistata nel Carrefour h24 di spegnere le fiamme mentre attendevano i vigili del fuoco ma erano già troppo alte.