Genova. I finanzieri del comando di Genova, nell’ambito dell’operazione “Caddy”, hanno eseguito una custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip su proposta della Procura della Repubblica di Genova – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di un uomo di nazionalità marocchina, residente a Treviglio (BG) per traffico internazionale di stupefacenti.
Le indagini, coordinate dal pm Alberto Lari ed eseguite dal GICO di Genova e dal II Gruppo, hanno permesso di accertare che il marocchino era coinvolto nell’acquisto e importazione di droga dal Marocco verso l’Italia, con l’aggravante della ingente quantità.
Le indagini sono state avviate, infatti, dopo al sequestro, avvenuto lo scorso 7 gennaio, di un carico di 734 kg di hashish nel porto di Genova, trasportato da una coppia vigevanese a bordo di un Volkswagen Caddy.
La coppia, arrestata in flagranza di reato, si era recata in Marocco per conto dell’organizzazione criminale in qualità di “corrieri”, con l’obiettivo di trasportare materialmente lo stupefacente dal paese nordafricano, dove è prodotto l’hashish, a Genova. Le prime indagini avevano permesso di arrestare lo scorso 3 maggio altri due uomini coinvolti nel traffico: un marocchino e un italiano, residenti a Busto Arsizio (VA) e Gambolò (PV).
Al momento, le persone coinvolte nel traffico sono cinque: 2 arrestate in flagranza di reato il 7 gennaio, altre 2 arrestate su ordinanza del Tribunale lo scorso 3 maggio e l’ultimo indagato arrestato ieri a Treviglio. La droga destinata al Nord-Italia, se spacciata, avrebbe fruttato ai trafficanti oltre 5 milioni di euro. Il marocchino è stato portato in carcere a Bergamo.