Genova. Giardinieri in azione in gran parte dei 35 cimiteri comunali di Genova, soprattutto a Staglieno, con Amiu che è stata sollecitata a fare il più possibile in vista della novena dei defunti e per i giorni del ponte del 1 e 2 novembre.
Non semplice tirare a lucido tutti i 30 ettari cimitero monumentale ma l’obbiettivo dell’amministrazione comunale è garantire decoro e sicurezza per le migliaia di persone attese.
Lo stesso vale per gli altri campisanti cittadini, dove però qualche cosa deve essere sfuggito, almeno finora, se una lettrice ci invia foto di lapidi collassate e piante infestanti che hanno preso possesso delle aiuole e dei vialetti al cimitero di Voltri.
“Cerchiamo di intervenire nella maniera più puntuale possibile – spiega l’assessore comunale ai Servizi Cimiteriali Matteo Campora – ma è anche per questo che, per il prossimo anno, abbiamo chiesto che Tursi metta a bilancio 500 mila euro solo per le manutenzioni extra, una tantum. Anche perché se pensiamo che i Servizi Cimiteriali del Comune portano introiti per circa 9 milioni all’anno nelle casse pubbliche, ma poi hanno indietro solo 700 mila euro per le manutenzioni allora forse bisogna ripensare il sistema”.
Intanto, con fondi già stanziati, si stanno portando avanti diversi lavori attesi da tempo. Campora fa un elenco di quelli più importanti: “E’ partito a Staglieno il cantiere alla galleria Sant’Antonino, una struttura molto grande, interessata da infiltrazioni e problemi alla pavimentazione, abbiamo messo in sicurezza un muro del cimitero di San Siro di Struppa e il prossimo anno libereremo dai ponteggi e transenne una fila di colombari”.
Sempre nel 2018 saranno ultimati i lavori per ripristinare la frana nel cimitero Torbella e quelli nella galleria di ponente del cimitero della Biacca, a Bolzaneto. “Qui ricostruiremo anche gli ossari crollati durante l’alluvione 2014”.
Per il futuro, altra ipotesi, è quella di una collaborazione con le associazioni di quartiere. “Attraverso i Municipi e la rete di volontari – annuncia Matteo Campora – vogliamo trovare il modo di sorvegliare i cimiteri, magari con alcuni passaggi giornalieri. Ormai molti campisanti sono di fatto incustoditi e sappiamo che ci sono pensionati, ma non solo, che sarebbero disposti a dare una mano”.