Genova. “Se dovessimo etichettare ogni prodotto scontato con il doppio prezzo o con la percentuale di sconto sarebbe un lavoro immane, solo per un giorno, e nessuno aderirebbe all’iniziativa”. Così Gianni Prazzoli, presidente di Federmoda Ascom, risponde alle polemiche sulle vendite promozionali del prossimo Black Friday (che cadrà anche a Genova l’ultimo venerdì di novembre) e per cui in vetrina non si vedranno i prezzi iniziali ma solo quelli finali.
Si tratta di una deroga rispetto alla legge regionale sul commercio che prevede – in caso di promozioni – l’obbligo dell’esposizione dei doppi prezzi, delle percentuali di sconto e della comunicazione dei “saldi” con almeno tre giorni di anticipo. Per il Black Friday, una tradizione di marketing mutuata dagli Stati Uniti, il Comune consentirà una sorta di deregulation agli esercizi (non solo negozi di abbigliamento, ma anche di elettronica, oggettistica e così via, tranne quelle alimentari) che si iscriveranno a uno speciale elenco reperibile sui siti web di Ascom e Confesercenti.
“Ci saranno anche i cani sciolti – ammette Prazzoli – ma non credo che ci saranno grandi controlli, per quel singolo giorno”. Poco male, in fondo – spiegano i commercianti – chi vorrà fare affari potrà farlo, soltanto non saprà a quanto ammonterà il risparmio.
I negozi aderenti all’elenco di Ascom e Confesercenti verranno inseriti sui siti internet e sui social delle due associazioni e del Comune, e riceveranno i materiali promozionali da esporre presso il punto vendita, al fine di massimizzare l’immagine di una città di un tessuto commerciale di sicuro pregio per chi sceglierà di trascorrere la giornata nelle nostre vie e negozi.