La protesta

Alternanza scuola-lavoro, a Genova torna il movimento studentesco. Tanti in piazza: “Stop allo sfruttamento” fotogallery

Collettivo Vad Deledda: "Oggi siamo in piazza per dire che gli studenti sono studenti e non lavoratori"

Genova. Sono almeno un migliaio gli studenti genovesi che stamani si son dati appuntamento in piazza Matteotti, per quella che doveva essere solo un’assemblea pubblica, nell’ambito della giornata di sciopero contro l’alternanza scuola lavoro organizzata a livello nazionale dall’Uds, e che, invece, data l’ampia partecipazione, è diventata corteo.

“Questa alternanza non la vogliamo, il tempo è nostro e ce lo riprendiamo“, uno degli slogan lanciati in questa giornata che vede riorganizzarsi il movimento studentesco genovese dopo anni di assenza.

Da Matteotti gli studenti sono quindi scesi in piazza Raibetta, in corteo, per poi risalire nuovamente a Matteotti dove si terrà l’assemblea annunciata qualche giorno fa.

La protesta è stata convocata da un lato per “immaginare esperienze positive di alternanza scuola lavoro che non siano mero sfruttamento degli studenti”, dall’altra per “sviscerare il tema del diritto allo studio e della sua gratuità in una sorta di sciopero al contrario”, di cui avevamo scritto qui.

“Oggi siamo in piazza per dire che gli studenti sono studenti e non lavoratori – spiega Irene Quadrelli del collettivo Vad voce al Deledda – il loro compito è formarsi. Il lavoro invece si paga e non deve essere sostituito dallo sfruttamento del lavoro gratuito“.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.