Alla foce

Via Montevideo, manifesti contro Casapound e un appello alla mobilitazione cittadina

Ancora incerte le date ma Casapound dovrebbe aprire dopo i 'concorrenti' della Superba. In centro città il documento di "alcuni cittadini indignati"

Genova. Alcuni manifesti contro Casapound sono stati affissi la scorsa notte in via Montevideo, dove procedono i lavori per l’apertura della nuova sede del movimento di estrema destra, e nelle zone intorno a piazza Alimonda. “Chiudere i covi fascisti, chiudere Casapound” si legge sui manifesti. Inoltre un volantino formato A4 con scritto ‘Casapound not welcome’ è stato attaccato con le graffette in uno spazio di affissione pubblica in via Odessa, dietro alla fermata del bus.

Ancora, in zona centro città sono comparsi dei volanti firmati da “alcuni cittadini preoccupati e indignati” dall’apertura delle due sedi di estrema destra che chiedono in un lungo documento “che la società civile si indigni e si opponga a questa ennesima provocazione organizzata senza vergogna in una città storicamente grata alla Resistenza”.

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Sulla data dell’inaugurazione della nuova sede di Casapound ufficialmente tutto tace anche se da indiscrezioni sembra che sarà qualche settimana dopo quella della Superba (Lealtà azione) ufficiosamente prevista per il 7 ottobre.

Sulla pagina facebook dell’assemblea antifascista che ha organizzato il corteo del 30 giugno intanto è comparso un appello alla mobilitazione cittadina: “Facciamo appello alla mobilitazione cittadina in occasione dell’apertura delle sedi fasciste a Genova – si legge – il movimento antifascista impedirà l’apertura di qualsiasi covo fascista nelle città medaglia d’oro della resistenza. Useremo ogni mezzo necessario per arrestare rigurgiti fascisti”.

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