Genova. “Quando in città un problema, anche grande come quello del terrorismo, diventa un’opportunità per fare ancora meglio e lavorare tutti insieme, allora questo è un segnale molto importante perché, in futuro, potremo ancora lavorare assieme con lo stesso spirito per costruire la città che vogliamo”. Il Sindaco di Genova, Marco Bucci, guarda al bicchiere mezzo pieno e, in questo caso anche a ragione visto che, grazie all’operazione Sicurinsieme la città è riuscita a dotarsi di barriere di protezione praticamente a costo zero, attraverso le sponsorizzazioni dei privati.
Dei cubotti necessari per mettere in sicurezza la prima parte di Corso Italia, da Corso Marconi fino all’incrocio con via Piave – in tempo per l’inaugurazione del Salone Nautico – Palazzo Tursi ne ha dovuto acquistare solamente una decina mentre gli altri sono arrivati grazie a 16 sponsor privati che, a fronte di una spesa di circa 600 euro per cubotto vedranno applicata una targa con il nome o il logo dell’azienda.
Tecnicamente si tratta di interdittori veicolari in calcestruzzo, con finiture rosa, realizzati da Aster, che hanno 80 cm di lato e pesano 1,5 tonnellate. Si tratta di manufatti che hanno un aspetto più gradevole rispetto ai tradizionali new-jersey, anche se realizzati con materiali meno pregiati rispetto a quelli già collocati in via Garibaldi. Su ognuno di questi cubotti, oltre al logo “Genova More Than This” verrà collocata una targa di ringraziamento.
“Abbiamo fatto un mezzo miracolo – ha spiegato l’assessore comunale alla Sicurezza Stefano Garassino – in due settimane siamo riusciti a trovare gli sponsor, fare il bando, realizzarli e mettere le targhe” ringraziando gli sponsor che hanno ricevuto dal Sindaco anche una spilla di Genova. Alla cerimonia hanno partecipato anche gli assessori alla Mobilità Stefano Balleari, ai Lavori pubblici Paolo Fanghella, al Commercio, Paola Bordilli