Genova. Con un lettera inviata al Direttore del Dipartimento Salute e Servizi Sociali della Regione Liguria, Nidil Cgil Genova, il sindacato che tutela i lavoratori precari e quindi anche i 100 ricercatori precari del Gaslini (altri 60 sono al San Martino-Ist), denuncia le promesse non mantenute e gli accordi violati da parte dell’Assessorato alla Salute della Regione Liguria.
In un accordo firmato a Natale 2016 la Regione si era impegnata a partire, dal 2017, all’assunzione nei posti che si fossero resi vacanti in tutte le Asl Liguri dei precari (alcuni con 25 anni di contratti rinnovati annualmente) dell’Istituto Gaslini vincitori in passato di concorsi ad hoc.
Dopo le prime violazioni di quell’accordo, Nidil Cgil aveva messo in mora la Regione manifestando più volte in piazza De Ferrari a Genova, l’ultima il 17 luglio scorso. La risposta era stata una pubblica dichiarazione con cui l’Assessorato alla Salute aveva promesso di dare attuazione al documento firmato.
«La realtà sta dimostrando che si trattava solo di parole – afferma Laura Tosetti, segretario generale di Nidil Cgil Genova – Secondo i calcoli dopo la comunicazione dell’altro ieri da parte della dirigenza regionale, nella migliore delle ipotesi, solo quattro posti a tempo indeterminato potrebbero essere destinati entro fine anno ai precari del Gaslini. La verità è che l’Assessorato alla Salute della Regione, impegnato a “lombardizzare” la sanità ligure non pare essere in grado di mantenere fede alle promesse e agli accordi che garantirebbero finalmente un posto sicuro a scienziati impegnati in ricerche di altissimo livello, ma mai contrattualizzati».
“Con questa linea di condotta – continuano dal sindacato – entro pochi mesi i contratti dei precari scadranno e non potranno più essere rinnovati in virtù delle nuove norme che regolano il pubblico impiego, con la perdita del lavoro da parte di queste persone e l’apertura di un deficit di ricerca nella sanità ligure e italiana”.
Il sindacato pone l’attenzione sul fatto che le varie Asl preferiscono ignorare gli accordi e le promesse firmate dalla Regione bandendo anche, in piena estate, nuove posizioni per biologo, per le quali sono richiesti particolarissime competenze e titoli (per esempio, in un caso avere il certificato di Senior Clinical Embryologist rilasciato dall’ESHRE, la Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia), facendo nascere il sospetto che i pochi posti disponibili vengano “riservati” piuttosto che assegnati mediante una vera selezione pubblica, rinunciando ad assumere personale qualificato con anni di esperienza e di successi scientifici, quale quello dei ricercatori precari del Gaslini.
“Sulla stabilizzazione dei ricercatori precari dell’ospedale Gaslini abbiamo mantenuto tutti gli impegni, autorizzando le assunzioni in deroga presso le Asl e le aziende del sistema sanitario regionale”. Così la vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Sonia Viale replica alla nota diffusa oggi dalla Cgil.
In base all’accordo siglato con i sindacati a gennaio 2017 è stato avviato un percorso per l’utilizzo delle quattro graduatorie del Gaslini (le uniche esistenti in materia in Liguria, una del 2009 due del 2012 e una del 2013) per “dirigente sanitario biologo nelle discipline di patologia generale, oncologia e genetica” anche da parte delle altre aziende sanitarie liguri, per coprire i posti mancanti: ogni volta che Regione autorizza un’assunzione in deroga di biologi ricorda alle aziende di attingere da quelle graduatorie, prorogate l’ultima volta dalla legge di bilancio di quest’anno fino a 31 dicembre 2017.
In particolare, nel luglio scorso Regione Liguria ha autorizzato 4 assunzioni in deroga a tempo indeterminato per dirigente biologo (una unità in ASL1, una in ASL2, una in ASL 5, una presso l’Ospedale Policlinico S. Martino) e 3 a tempo determinato (due unità presso l’Istituto Gaslini e una presso l’Ospedale Evangelico Internazionale).
A queste assunzioni in deroga vanno aggiunte altre 11 assunzioni in deroga già autorizzate da Regione Liguria, di cui 9 a tempo indeterminato (tre in ASL 2, sei presso l’Ospedale Policlinico S. Martino) e 2 a tempo determinato presso l’Istituto Gaslini (entrambe le assunzioni sono avvenute il 1° marzo 2017).
Si conferma, quindi, il mantenimento di tutti gli impegni assunti con riferimento alla situazione complessiva (vecchie e nuove deroghe) in relazione alla capacità di assorbimento potenziale da parte del sistema sanitario regionale delle figure di biologo. Il 24 agosto scorso Regione ha invitato le aziende e gli enti interessati all’utilizzo delle quattro graduatorie del Gaslini (le uniche esistenti in materia in Liguria, una del 2009 due del 2012 e una del 2013) nei termini dell’accordo sottoscritto, tenuto conto della scadenza delle graduatorie è stata prorogata al 31 dicembre 2017.