Nuova puntata

Modigliani, il Tribunale del Riesame respinge richiesta di dissequestro.

Veri o falsi che siano, i quadri non sarebbero a rischio

modigliani
Foto d'archivio

Genova. Il tribunale del riesame di Genova ha respinto la richiesta di dissequestro di tre quadri di Modigliani sequestrati lo scorso luglio nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte opere false esposte durante la mostra di Genova a palazzo Ducale.

La richiesta era stata avanzata dalla proprietaria dei dipinti. I giudici hanno in sostanza accolto la tesi della procura (aggiunto Paolo D’Ovidio e pm Michele Stagno) per cui la consulenza sulla datazione delle opere starebbe per concludersi e che non vi sarebbe alcun pericolo per l’integrità dei quadri visto che “la tecnica più invasiva si limita al prelievo di frazioni di millimetro di pigmento della tela, in zona coperta da cornice”.

Pronta la risposta del legale della proprietaria, l’avvocato Cesare Dal Maso. “Prendo atto della scarna e insufficiente motivazione del tribunale del Riesame. Speravo in un approfondimento più puntuale. Pare sia stata scelta la strada più ovvia e meno coraggiosa. Valuteremo se fare ricorso in Cassazione”.

L’inchiesta dei carabinieri del nucleo tutela del patrimonio artistico era partita dopo l’esposto presentato dall’esperto Carlo Pepi che aveva affermato che alcune opere esposte a Genova fossero presumibilmente false.

La procura ha indagato tre persone: il curatore della mostra Rudy Chiappini, il presidente di MondoMostre Skira Massimo Vitta Zelman e il collezionista e mercante d’arte Joseph Guttmann, proprietario di alcune delle opere ritenute false. L’indagine è per i reati di truffa aggravata, messa in circolazione di false opere d’arte e riciclaggio.

leggi anche
modigliani
Il caso
Modigliani in mostra al Ducale, i quadri sospetti erano tutti falsi

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.