Spreco alimentare

Linee programmatiche di Tursi, la proposta: “Ridurre la tari a chi dona il cibo invenduto”

Un ordine del giorno presentato dal capogruppo di FI Mario David Mascia: "Troppo cibo nella spazzatura mentre molte famiglie non arrivano a fine mese"

Genova. Un ordine del giorno per introdurre quanto prima la riduzione della tari per gli esercenti che doneranno il cibo invenduto. Lo ha proposto il capogruppo di Forza Italia Mario David Mascia richiamando i riferimenti al progetto ‘Il pasto buono’ contenuto nelle linee programmatiche di Bucci.

“Ogni anno si buttano via 76 Kg di cibo a testa – spiega Mascia – in pratica il 25% della spesa per alimenti finisce nella spazzatura di casa, mentre diminuisce il potere di acquisto delle famiglie e cresce il numero delle stesse costrette a vivere in condizioni di povertà assoluta e a rivolgersi alle associazioni non profit e alla Chiesa per ricevere generi di prima necessità: 1.725.000 per un totale di 4 milioni e 814 mila individui, circa l’8% dell’intera popolazione”.

Per questo è necessario agevolare chi dona il cibo “con il doppio risultato che si aiutano le famiglie e si diminuisce la quantità di rifiuti combattendo nel contempo uno spreco che non è accettabile” precisa il capogruppo di FI a Tursi.

Nell’ordine del giorno si chiede di riconoscere con apposita disciplina una riduzione della parte variabile della tariffa della tassa sui rifiuti alle utenze non domestiche relative ad attività commerciali, industriali, professionali e produttive in genere, che producono o distribuiscono beni alimentari e che, nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari, in via continuativa cedono a titolo gratuito prodotti alimentari derivanti dalla propria attività, direttamente o indirettamente, alle onlus ed alle famiglie indigenti ed in maggiori condizioni di bisogno.

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