Genova. Di nuovo in piazza per difendere l’accordo di programma e il reddito dei lavoratori con i lavori di pubblica utilità visto che a una settimana dalla richiesta formale di incontro per il rinnovo da Roma non è arrivata alcuna convocazione.
I lavoratori dell’Ilva di Cornigliano sono pronti: mercoledì assemblea e corteo fino alla Prefettura. E se le istituzioni locali informalmente rassicurano che la convocazione arriverà, tra i sindacati serpeggia il malumore: “Sembra assurdo che il Governo voglia complicarsi la vita di fronte a una questione così semplice” commenta il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro. Per il rinnovo degli LPU infatti “ci sono glia tutti gli strumenti normativi e i progetti con gli enti locali. Non solo: ci sono già anche i soldi, almeno quasi tutti, per prorogare di 8-10 mesi. Si tratta di quasi 2 milioni di euro avanzati dai lavori di quest’anno”.
Tutto apparentemente molto semplice. E allora? “Forse dà fastidio che l’Ilva di Cornigliano abbia una situazione particolare grazie al fatto che ha ambientalizzato prima e ha pagato anche in termini occupazionali. Non dimentichiamo che nel 2005 i dipendenti erano 2700, oggi sono 1500: anche se nessuno è stato licenziato in termini di occupazione per i giovani la città ha perso posti di lavoro”.
Per il segretario della Fiom l’atteggiamento attendista del Governo potrebbe essere legato alla vendita e a un segnale che vuole dare ad Ancelor Mittal anche in vista della trattativa nazionale sugli esuberi: “Ma noi anche lì faremo valere l’accordo di programma e ci siamo anche appoggiati a un grande studio legale, lo studio Bonelli Erede Pappalardo che ci ha già fornito un parere sulla validità dell’accordo e ci sosterrà legalmente se qualcuno vorrà metterlo in discussione. Noi il sindacato continueremo a farlo in piazza, come si vedrà mercoledì se non arriva la convocazione, ma questa volta metteremo in campo anche strumenti giuridici per tutelare l’occupazione e il reddito dei lavoratori genovesi”.
Agg. ore 22: Questa sera è arrivata da Roma una convocazione solo per Regione Liguria e Comune di Genova per il 19 settembre. Dalla convocazione restano però esclusi i sindacati che al momento confermano la manifestazione di mercoledì 20.