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Lavoro, Usb proclama sciopero generale il 10 novembre: “Fermare deriva autoritaria”

Agitazione per tutte le categorie e comparti pubblici e privati contro le politiche economiche del governo

usb - unione sindacale di base
Foto d'archivio

Genova. L’Unione Sindacale di Base proclama per il 10 novembre 2017 uno sciopero generale “teso a contrastare le politiche economiche e sociali del governo e per una loro radicale inversione, a cominciare dalla prossima legge di stabilità”.

Secondo i rappresentanti dei lavoratori è “Intollerabile che persista il blocco del rinnovo dei contratti pubblici e che non vi sia una politica tesa ad incrementare il reddito da salari, stipendi e pensioni, mentre al contempo si prosegue con le folli politiche sul lavoro mirate solo ad incrementare la precarietà, le privatizzazioni di aziende pubbliche e partecipate, oltre a favorire la dismissione di aziende strategiche per il paese quali l’Alitalia e l’Ilva”.

L’Unione Sindacale di Base, unitamente alle altre organizzazioni sindacali che hanno dichiarato lo sciopero, Confederazione Cobas e Cib Unicobas, rivendica inoltre nuove politiche sociali attraverso il rilancio di servizi pubblici e gratuiti, il diritto all’abitare, la messa in sicurezza del territorio, il contrasto alla xenofobia e al razzismo.

“Prioritario è fermare la deriva autoritaria e repressiva in atto nel paese e porre termine al monopolio della rappresentanza sindacale appannaggio esclusivo dei sindacati complici e concertativi – continua il comunicato – per estendere la democrazia sindacale nei luoghi di lavoro e per ripristinare un vero diritto di sciopero oggi negato da norme repressive e contrarie agli interessi dei lavoratori”.

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