Chi è stato?

Gaslini, medici dimenticano sonda nell’intestino di una bimba di 4 mesi

La piccola paziente era stata dimessa: ad accorgersi del problema, a casa, i genitori a causa di un blocco intestinale

gaslini

Genova. Una bimba di 4 mesi ricoverata sin dalla nascita al Gaslini a causa di una grave patologia è stata dimessa con un sondino dimenticato nella zona rettale. Se ne sono accorti dopo alcuni giorni i medici del pronto soccorso dello stesso ospedale pediatrico quando, domenica scorsa, la piccola è stata trasportata di nuovo al nosocomio dai genitori per un blocco intestinale: sottoposta a un clistere, la neonata insieme alle feci ha espulso anche parte di un sondino di plastica, poi estratto del tutto con una pinzetta dal chirurgo di turno.

Testimoni del fatto, oltre ai genitori della piccola (domiciliati a Genova per le cure alla figlia ma originari della Puglia), anche gli agenti delle volanti, arrivati nell’ospedale su richiesta dei medici, preoccupati dalle minacce del papà al medico di turno al pronto soccorso.

L’uomo quando ha appreso del sondino rettale dimenticato ha chiesto spiegazioni ai medici, ma si è calmato solo all’arrivo della pattuglia e al responso degli esami che hanno accertato che il sondino non aveva causato danni. La bimba ha superato il blocco intestinale. I poliziotti hanno segnalato il caso alla procura.

Da una prima verifica svolta dalla direzione sanitaria del Gaslini la bimba nei suoi primi quattro mesi di vita è stata ricoverata nei reparti di Rianimazione e di Chirurgia. Paralleli agli accertamenti della procura, come assicura il direttore sanitario del Gaslini Silvio Del Buono, è stata avviata un’indagine interna da parte della direzione sanitaria per cercare di capire chi possa aver dimenticato il sondino.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.