Parole o fatti?

Con Gaia, a Genova, incentivi per chi si sposta con mezzi pubblici, biciclette o eco-vetture

Presentato in Comune il piano per la mobilità sostenibile, che potrà premiare i comportamenti virtuosi, ma comprende tante altre nuove misure

Genova. Premi e incentivi per chi decide di andare a lavorare in bicicletta, con il mezzo pubblico o con auto condivise, ma anche una grande attenzione alla mobilità urbana con lo studio di nuovi mezzi di trasporto, come i tram su ruote di ultima generazione che potrebbero essere adottati in Val Bisagno.

Sono queste alcune delle misure annunciate dal vicesindaco di Genova, Stefano Balleari: avviato il piano urbano della mobilità sostenibile, che sarà approntato in collaborazione con l’Università di Genova, coordinato da Enrico Musso, direttore del Celi, centro di eccellenza su trasporti e logistica.

La notizia esce in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile che vedrà il capoluogo ligure tra i protagonisti e che ha come slogan “mobilità pulita, condivisa e intelligente”. Genova, che ha aderito, sarà presente alle iniziative legate a questa settimana come la promozione della bicicletta per recarsi al lavoro, e come il “giretto d’Italia”, una gara amatoriale che si terrà in 27 città italiane. Ma l’impegno proseguirà nei prossimi mesi. A ottobre, infatti, nel corso di un convegno, saranno tracciate le prime linee, e svelati i primi progetti

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“Il fatto di aver annunciato da subito questo desiderio di rinnovare il piano della mobilità sostenibile – ha spiegato Musso – e Genova è prima tra le città italiane, è una cosa importante. Come è molto importante il fatto che la giunta abbia scelto l’Università per portare avanti questo lavoro. Noi dobbiamo pensare al futuro – ha detto – a situazioni come l’auto senza conducente, che non sono realtà così lontane. Dobbiamo realizzare un piano che sia già pronto ad affrontare le innovazione che le nuove tecnologie ci offriranno”.

“La caratteristica di questo nuovo piano – affermato il docente universitario – è quella di una grande attenzione verso i cittadini, mettendo l’utilizzatore al centro del problema e non il pianificatore. Si tratta di un approccio che comporterà, ad esempio, una serie di incontri con enti, come porto antico, università, ospedali, associazioni, per fare un buon piano che deve essere anche co deciso. L’obiettivo resta quello dell’accessibilità al territorio, ma che deve essere sostenibile sia ambientalmente che economicamente”.

“Fino a oggi siamo stati abituati a meccanismi di tipo sanzionatorio – sostiene il vicesindaco Stefano Balleari – noi invece pensiamo alle premialità per chi usa, ad esempio, la bicicletta per andare al lavoro, o l’auto collettiva. Per ora non sappiamo ancora come ma crediamo che sia possibile trovare il modo di offrire crediti a chi si impegna con comportamenti corretti”.

“Questo piano non è una risposta a chi dice che abbiamo agevolato il traffico privato in centro – continua Balleari – Con queste misure, abbiamo solo cercato di semplificare la situazione attuale migliorandola. Infine una curiosità, il piano avrà un nome femminile e molto probabilmente si chiamerà Gaia, che è l’acronimo di Genova accessibilità interoperabilità e ambiente”.

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