Il comunicato

Ericsson ed Erzelli, MdP-Articolo 1: “Toti e Bucci convochino tavolo con le parti”

ericsson

Genova. “Mentre il sindaco Bucci e il Governatore Toti sono costantemente impegnati a mostrare un attivismo soprattutto mediatico, raduno di Pontida compreso, la situazione della nostra città in termini di sviluppo e di occupazione continua ad essere preoccupante. I dati ci presentano una disoccupazione, giovanile e non solo, che non diminuisce e resta la peggiore del Nord Italia.

Eppure l’assessore allo sviluppo Vinacci si limita ad esortare le aziende a venire a investire a Genova, in cambio di facilitazioni fumose e non concretamente realizzate al momento. Si è annunciata una riunione degli Stati Generali dell’economia e del lavoro, a cui non è seguito nulla al momento” Lo dichiara l’esecutivo di MdP Articolo 1.

“Nel frattempo il declino industriale prosegue, ne è esempio eclatante la situazione di Ericsson. Dopo gli ennesimi licenziamenti di questa estate, in continuità con quelli effettuati dall’Azienda in questi ultimi dieci anni, che hanno dimezzato gli occupati nella sede genovese anche a fronte di finanziamenti pubblici nazionali ricevuti, gli enti locali si limitano a pacche sulle spalle e generiche rassicurazioni ai lavoratori.
Lo stesso comportamento tenuto dal Governo, come abbiamo visto dalle risposte in Parlamento del Ministro Poletti all’interrogazione in Aula del deputato di Articolo 1-Mdp Stefano Quaranta. Sindacati e lavoratori hanno chiesto da tempo la convocazione di un tavolo di confronto con Confindustria ed enti locali per affrontare sul serio almeno la ricollocazione di questi lavoratori, pensiamo che le istituzioni dovrebbero muoversi senza indugio in questa direzione” dice ancora la nota.

“Anche la situazione di Carige è molto preoccupante, visto che il piano industriale della principale banca cittadina prevede un migliaio di esuberi. Siamo sconcertati dal silenzio tombale dell’amministrazione locale e del sindaco su un fatto così rilevante per il mercato del lavoro e l’economia della città”.

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