Genova. L’autista del bus che stamane, intorno alle 8, a Brignole ha travolto e ucciso una donna di 43 anni, Chiara Costa, a bordo del suo scooter poco prima dell’incidente aveva litigato con un motociclista che procedeva sulla destra del mezzo pubblico.
Subito dopo, a detta degli agenti della polizia municipale della sezione infortunistica, ha ingranato la marcia e travolto trascinandola per 30 metri la donna a bordo dello scooter.
Per gli inquirenti l’uomo potrebbe non avere visto lo scooter con la donna fermo al semaforo proprio sotto la cabina di guida del bus. Dalle indagini emerge che l’autista ha riferito che i freni non hanno funzionato: “Ho frenato con tutta la forza che avevo, ma il bus non si fermava”, ha detto in lacrime e sotto choc per
l’accaduto. Il conducente del mezzo pubblico, indagato per omicidio stradale, è stato ricoverato per lo shock all’ospedale San Martino. E’ risultato negativo ai test su alcol e droga.
Il pubblico ministero Giuseppe Longo titolare delle indagini della polizia municipale ha disposto il sequestro dei due veicoli e una perizia accurata sui freni del bus.
Chiara Costa, 43 anni, la vittima dell’incidente, era un’assistente sociale del Comune di Genova. Viveva nel quartiere di Castelletto. Era sposata e madre di quattro figli.