"la macchina" si rinnova?

Comune, mobilità interna svincolata da volere dirigenti: “strumento motivazionale”

Per i trasferimenti non sarà più necessario il via libera dell'area di provenienza.

Sedi istituzionali e palazzi del governo
Foto d'archivio

Genova. Ora sarà più facile e veloce per i dipendenti comunali trasferirsi da un servizio a un altro all’interno delle strutture dell’Amministrazione civica.

La Giunta, infatti, ha approvato oggi pomeriggio, su proposta dell’assessore la personale Arianna Viscogliosi, una modifica al Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi che rende non vincolante, per la mobilità interna del personale, il parere del dirigente della struttura di appartenenza.

Dalla attuale giunta è stato constatato che molto frequentemente le procedure originate dagli avvisi pubblicati dall’Amministrazione si concludevano negativamente per difficoltà ad ottenere il nulla osta da parte proprio della struttura di appartenenza, con inevitabili ricadute a livello motivazionale nonché organizzativo e di spreco di risorse.

“La nostra volontà – sostiene l’assessore Arianna Viscogliosi – è valorizzare il personale dipendente. Favorire la mobilità interna è uno degli strumenti che abbiamo deciso di potenziare. Spesso infatti la mobilità può costituire un elemento di motivazione in più e di accrescimento delle capacità professionali, perché il dipendente ha la possibilità di mettersi in gioco acquisendo nuove competenze.”

La modifica riguarda la parte di Regolamento che norma la mobilità, limitatamente a quella conseguente ad avviso interno di ricerca di personale per la quale viene attivata una procedura di chiamata, selezione e valutazione. Resta inalterata la parte relativa alla mobilità volontaria per la quale serve sempre il parere del proprio dirigente.

“Sono profondamente convinta – dice ancora Arianna Viscogliosi – che la qualità dei servizi della pubblica amministrazione passi anche attraverso il benessere e la motivazione dei propri dipendenti. Un lavoratore contento di svolgere la propria funzione non solo è in grado di soddisfare al meglio le richieste provenienti dai cittadini, ma anche di porre le basi per una crescita professionale utile all’ente per il quale lavora”.

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