Genova. La nuova ordinanza sui cinghiali firmata dagli assessori comunali Matteo Campora, Paolo Fanghella e Stefano Garassino permetterà anche un abbattimento cruento degli ungulati nel caso di pericoli per l’incolumità pubblica. Rispetto alla precedente ordinanza della giunta Vincenzi infatti viene eliminato l’aggettivo “incruento” dal titolo dell’ordinanza stessa, ma non è solo una questione formale. “Serviva un po’ di chiarezza giuridica – ha chiarito oggi in conferenza stampa l’assessore comunale all’Ambiente Matteo Campora – ma non vogliamo certo trasformare la città in un far west”.
La necessità della nuova ordinanza deriva da una crescita esponenziale delle segnalazioni di famiglie di ungulati in città: 470 dall’inizio dell’anno. I cinghiali scendono in città in cerca di cibo, si stabilizzano nel Bisagno anche a caccia di acqua, visto il periodo di siccità e vengono spesso alimentati dagli stessi genovesi. Per questo tra le norme previste ci sono le multe (50 euro) da parte della pulizia municipale per chi viene pizzicato a dar da mangiare gli animali.
Ma cosa accadrà da oggi – giorno in cui l’ordinanza è entrata in vigore – in caso di cinghiali in un’area cittadina? L’ordinanza prevede la “rimozione (cioè l’allentamento) a cura del personale preposto alla vigilanza faunistico-venatoria coadiuvato qualora possibile dal personale della polizia municipale adottando le misure ritenute più efficaci e risolutive in relazione alle circostanze […]” si legge nel documento. La polizia regionale quindi potrà decidere senza troppi vincoli se è possibile l’allontanamento o se vi è un pericolo immediato e si rende necessario l’abbattimento dell’animale. “Non che prima non si potesse fare e non sia avvenuto – spiegano a Tursi – ma era necessaria un’interpretazione della norma in merito alle situazioni particolari dove l’abbattimento era consentito, quando in caso di emergenza il tempo per le interpretazioni spesso non c’e’”.
“Parallelamente all’ordinanza – ha spiegato Campora – firmeremo nelle prossime settimane un protocollo insieme alla Regione che ha la competenza in materia sulla necessità di attivare tutta una serie di misure di prevenzione a cominciare dalla realizzazione di reti di protezione affinché i cinghiali non possano più scendere dalle alture in città. Le reti verranno messe sicuramente nella zona del Peralto e interventi di pulizia dei boschi. Le recinzioni potranno anche essere elettrificate: “Ne parleremo con la Regione – spiega Campora – per capire qualche contributo economico di potrà dare e poi sarà Aster a valutare la soluzione migliore”.