Quale futuro?

Amiu, il Pd attacca Bucci: “Non ha un piano per il futuro”

Il gruppo guidato da Cristina Lodi chiede la convocazione di una commissione urgente

Generica

Genova. “La Giunta Bucci non ha un piano per il ciclo dei rifiuti a Genova, pensa di riempire il ‘buco’ di Amiu a causa dell’aumento degli extracosti 2017 per lo smaltimento fuori Regione vendendo le azioni Iren, come chi per ripararsi dal freddo brucia le persiane”. Lo denuncia il gruppo del Partito Democratico in Comune a Genova stamani in una conferenza stampa negli uffici di via Garibaldi per chiedere la convocazione immediata di una commissione consiliare monotematica sul futuro di Amiu. Presenti la capogruppo Cristina Lodi insieme ai consiglieri Stefano Bernini, Alberto Pandolfo e Alessandro Terrile.

“Gli impianti di smaltimento in Basso Piemonte stanno chiudendo, alcuni inceneritori del Nord Ovest sono arrivati a pieno regime, quindi c’è il rischio che gli extracosti 2017 per lo smaltimento dei rifiuti genovesi fuori Regione a seguito della chiusura della discarica di Scarpino aumentino in modo esponenziale – spiega Lodi -. A quanto ammontano gli extracosti previsti dalla Giunta Bucci nel 2017? Come intende pagarli? Le alternative sono due: o li caricherà sulla Tari pagata dai cittadini nel 2018 o riempirà il buco con il denaro proveniente dalla vendita delle azioni Iren”. “A causa della decisione dei sindaci Bucci e Appendino i Comuni di Genova e Torino conteranno sempre meno nella multiutility perdendone di fatto il controllo” evidenzia Terrile.

“Bucci vuole mantenere Amiu pubblica e vende le quote di controllo di Iren, una contraddizione in termini” rimarca Pandolfo. “Il rinnovamento del management di Amiu è ancora fermo – continua Bernini -, il nuovo sindaco non ha un piano per il ciclo dei rifiuti a Genova, fa riemergere la parola ‘inceneritore’ e vuole trasformare l’azienda in terra di conquista delle cooperative abbassando i salari dei lavoratori”.
La Regione Liguria ha già emesso una multa di 300 mila euro al Comune di Genova per il mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata

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