Genova. Un ponte di solidarietà da Genova all’Andalusia per fronteggiare l’emergenza che sta interessando un rifugio per cani maltrattati dedicato ai Galgos, i levrieri spagnoli.
Gli amanti di questa particolare razza canina sanno cosa è accaduto un paio di giorni fa a Huelva, città a 50 chilometri dal confine con il Portogallo. Alcuni rapinatori sono entrati nella struttura gestita da Mara Guisande, distruggendo ogni cosa. Hanno rubato tutto il cibo e tutte le coperte. Molti cani sono spariti, soprattutto galgo, ma anche meticci. A una cagnetta che voleva proteggere i suoi cuccioli, i banditi hanno spaccato le zampe (lei è riuscita ugualmente a salvare le sue creature). Alcuni cani sono stati recuperati nelle vicinanze, di altri non c’è traccia. Tra questi Teti ed Hera, che presto sarebbero stati dati in adozione in Italia.
In Spagna i cani galgos vengono, talvolta, rubati e rapiti per utilizzarli nella caccia, anche quelli che non sono adatti a questo scopo. Purtroppo vengono uccisi o torturati proprio perché considerati poco utili.
Paola Buscaldi, genovese, volontaria e animalista, si sta occupando di far girare il più possibile la richiesta di aiuto degli spagnoli. Il rifugio si chiama El Rayo Verde Galgo Rescue (la mail è elrayoverderescue@gmail.com), l’Iban per chi volesse donare è IT22A0503401627000000001026. “Dovranno ricostruire tutto da capo! – dice Buscaldi – servono,soldi, coperte, guinzagli, ciotole e persone qui in Italia, che ospitino o adottino i cani”. Lei stessa ne ha adottato due e racconta il dramma che colpisce questa razza. E non solo. “La parola perreras è una condanna a morte per galghi, meticci, gatti. Esiste anche la Spagna di volontari, che lottano, corrono, tolgono i galghi ai cacciatori, i galgueros, li curano dentro e fuori, ma esistono pure gitani, i nomadi spagnol, senza cuore e scrupoli che rubano, picchiano e uccidono queste povere anime. Tutto solo per soldi”.