Genova. Le vacanze sono tutt’atro che iniziate sia per la giunta Bucci sia per quella di Giovanni Toti. Oggi in programma una riunione importante per definire quello che sarà il puzzle dei posti nei cda nelle aziende partecipate del Comune di Genova. Al tavolo, oltre al sindaco e al governatore ligure, anche gli assessori regionali Ilaria Cavo ed Edoardo Rixi.
Amt, Genova Parcheggi, Amiu, Aster, Iren, Porto Antico ma anche Spim – la società che gestisce il patrimonio immobiliare -, Stazioni Marittime, Sviluppo Genova, Società per Cornigliano, Asef, Atp e una manciata di altre realtà strategiche per la gestione dei servizi per la città.
Le partite aperte, al momento, sono quelle che riguardano Iren, dove potrebbero essere cambiati i rappresentanti decisi da Tursi (Sandro Ghibellini e Fabiola Mascardi, entrambi di area Pd) mentre l’ad è un nome condiviso tra Genova e Torino (Massimiliano Bianco); la Spim, dove il presidente Stefano Franciolini, considerato molto vicino all’ex sindaco Marco Doria, è in proroga da aprile; e Amt.
Qui la situazione è assai delicata. L’attuale amministratore unico Livio Ravera, non piacerebbe a molti (in parte neppure ai sindacati) per il suo legame con Agens, l’agenzia confederale di trasporti e servizi – ne è direttore della sezione tpl su gomma – e per la posizione sul tema gara per l’affidamento del servizio. Ravera, diversamente dall’amministrazione comunale attuale, non avrebbe lavorato fino a oggi per mantenere la società in house ma avrebbe sostenuto l’idea di una associazione di imprese affiancando a Amt e Atp un partner industriale esterno (ingresso dei privati nel trasporto pubblico). Recentemente, a una riunione tra sindacati dei trasporti di Amt e l’assessore comunale Stefano Balleari, è stato sottolineato fin troppo chiaramente come sarà necessario, da parte di Ravera, un cambio di passo in tal senso. Non è escluso, però, che possa esserci un cambio di amministratore unico vero e proprio.