Per un pelo

Incidente sfiorato a Pra’: quando l’attraversamento è una trappola

L'impressionante video di un lettore ci ricorda come a volte le strisce pedonali non siano realizzati in punti sicuri

Genova. Pieno giorno. La via Aurelia all’altezza di Pra’ è tutto sommato deserta. La zona è quella dove la viabilità è stata modificata negli ultimi due anni. Uno scooter viaggia a velocità sostenuta e, in prossimità di un autobus fermo, essendoci due corsie di marcia, tenta il sorpasso.

Il conducente non vede però (o ignora) che, nascosto dietro l’autobus, c’è un semaforo – non ancora funzionante. E un gruppo di persone, parzialmente nascosto dal bus stesso, sta attraversando la strada sulle strisce. La frenata, quasi miracolosamente, riesce a evitare che il motorino travolga una donna con bimbo e passeggino al seguito.

Lo scooterista, comunque, sembra non curarsi dell’incidente sfiorato e corre via. A riprendere la scena Claudio Coraci, un altro motociclista, che si è trovato casualmente nel posto giusto e al momento giusto (il video che vi proponiamo è il suo) per documentare quanto alcuni attraversamenti “ciechi” possano essere pericolosi, indipendentemente dalla condotta di chi guida e indipendentemente dall’efficienza degli impianti semaforici.

Il caso di via Pra’ non è l’unico. A Genova, così come altrove, esistono molte strisce pedonali posizionate in modo tale che, a causa di curve o fermate degli autobus, chi attraversa deve prima incrociare le dita, e sporgersi con attenzione per vedere che non arrivino macchine.

Sarebbe interessante se le istituzioni competenti mappassero tutti i casi critici e potessero rendere queste aree urbane più sicure. Se volete, potete segnalarci gli attraversamenti che giudicate “a rischio”.

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