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Comune di Genova, 600 in pensione: oltre alla lettera di recesso, il grazie del sindaco e feste all’americana

La giunta aveva adottato lo scorso primo agosto la decisione di avvalersi per il triennio 2018-2020 dell’istituto della risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro

palazzo tursi comune genova

Genova. I dipendenti comunali che andranno in pensione dal 2018 riceveranno nei prossimi giorni, oltre alla formale lettera di recesso, anche una lettera di ringraziamento a doppia firma, del sindaco Marco Bucci e dell’assessore al personale Arianna Viscogliosi.

La giunta aveva adottato lo scorso primo agosto la decisione di avvalersi per il triennio 2018-2020 dell’istituto della risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro, previsto dalla normativa nazionale nei confronti dei lavoratori che hanno raggiunto 42 anni e 10 mesi di servizio contributivo (per gli uomini) e 41 e 10 mesi (per le donne).

Si parla di circa 600 lavoratori che nei prossimi tre anni andranno in pensione. La scelta dell’amministrazione comunale è stata dettata dalla volontà di favorire il turn over del personale e il ricambio generazionale, consentendo ai lavoratori che hanno prestato molti anni di attività lavorativa a favore del Comune di poter godere la pensione anticipatamente rispetto al termine (più lungo) legato all’età e – soprattutto – di poter ricevere con un anno di anticipo la liquidazione del TFR.

Come detto, i dipendenti che andranno in pensione riceveranno nei prossimi giorni, oltre alla lettera del recesso (sei mesi prima), un ringraziamento firmato dal sindaco e dall’assessore al personale dell’Ente per il prezioso contributo fornito negli anni al Comune di Genova e alla Città. Verranno anche organizzati eventi interni ad hoc con Sindaco e Assessore al personale per salutare e ringraziare tutti i dipendenti che andranno in pensione di volta in volta. Si tratta di una delle tante iniziative intraprese per valorizzare il prezioso contributo dei dipendenti del Comune di Genova.

Le riassunzioni, per legge, saranno possibile fino al 75% delle quote di pensionamenti.

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