Benvenuti a bogliasco

Bogliasco, hackerato il pannello turistico: immagini porno come benvenuto

La nuova versione del pannello, poi spento dal Comune, ha scatenato l'ironia della rete

hacker bogliasco

Genova. Accoglienza “calda” ieri sera per chi era diretto o transitava per Bogliasco. “Benvenuti a Bogliasco”, la scritta sul pannello luminoso prima della galleria nella località turistica di Levante, in serata è sparita per lasciare posto a una serie di eloquenti immagini a sfondo sessuale.

A riportare la “nuova versione” del pannello, avvisati in tempo reale, sono stati i “Cresciuti Disagiati”, la nota pagina Facebook che ironizza le stranezze in salsa genovese del “disagio, politically incorrect, ma senza olio di palma” e che proprio ieri sera ha postato con tanto di foto il “fattaccio”: “qualche hacker autoctono ha sostituito la classica scritta su pannello luminoso “benvenuti a Bogliasco” a destra della galleria con una serie di immagini non male. Abbiamo messo la più pubblicabile, leggermente ritoccata”.

Un post che naturalmente non è passato inosservato ed è stato immediatamente condiviso su varie bacheche Facebook. Scatenati i commenti in rete, tra ironia, doppisensi e risate.

E la conferma arriva oggi direttamente dal Comune di Bogliasco. “Mi hanno avvisato ieri sera – spiega Luca Pastorino, ex sindaco e consigliere comunale – ho subito contattato il sindaco e la ditta con cui abbiamo in concessione il pannello, che mi ha confermato l’hackeraggio”.

In effetti già il giorno prima era stato registrato un accesso anomalo, ma la violazione è riuscita solo ieri sera. Appena verificata l'”anomalia”, il pannello è stato definitivamente spento alle 21.45.

“Il fatto che siano entrati nel sistema è preoccupante – conclude Pastorino – la prendiamo come uno scherzo estivo, che ha fatto divertire qualcuno e che ha comunque richiamato l’attenzione sulla nostra Bogliasco”.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.