Prima seduta

Arenzano, Beppe Maisano: “Pronti per iniziare un importante cammino di crescita”

Maisano continua l'eccellente serie di allenatori, che si sono seduti in riva al Lerone

Beppe Maisano

Arenzano. E’ iniziata la stagione pre agonistica dell’Arenzano, targato Beppe Maisano, che – da tecnico navigato – continua la lunga serie di eccellenti allenatori, del calibro di Monteforte e Fossati, tanto per citarne alcuni, che si sono seduti sulla panchina in riva al Lerone.

L’organico della squadra non ha mutato pelle, più di tanto… sono infatti arrivati Dentici (Genova Calcio), Gazzano (Borzoli), Damonte e Lanzalaco (Cogoleto), il portiere Vallarino (Albissola), Nardo (Ligorna) ed Aurelio (Vado). Anche Francesco Rusca inizierà la preparazione con l’Arenzano, poi, strada facendo, si capirà se il ‘vichingo’ arenzanese potrà fermarsi a fare il pilastro difensivo, richiesto dal mister genovese.

Beppe Maisano, dopo aver presentato lo staff con cui lavorerà (ad iniziare dal direttore sportivo Angelo Seghezza), da Giancarlo Testa – collaboratore tecnico -, Max Bruzzone, che allenerà anche la Juniores, il masseur Giovanni Scivoletto e mister Alessio Bonadio – allenatore della leva 2002 -, ha rilasciato, in esclusiva, ai microfoni di Ge24, le prime parole da ‘arenzanese’.

“Sono contento della scelta fatta – esordisce il trainer” – “Ad Arenzanoper storia, cultura, settore giovanile di alto livello, struttura sportiva all’avanguardia – ci sono i presupposti per cercare di iniziare un cammino di crescita, che mi auguro sia il migliore possibile”.

Il girone A di Promozione, si avvicina molto all’Eccellenza…

“Mi trovi d’accordo… squadre come Alassio, Cairese, Voltrese, Taggia e non dimentichiamo il Campomorone, sono di alto livello qualitativo, per cui bisognerà lavorare sodo, per essere il più competitivi possibile”.

Nel concreto?

“Partiamo a fari spenti. Ritengo, tuttavia, di avere tra le mani una squadra interessante, in grado di proporre un buon calcio e che potrà portare altrettanto interessanti risultati”.

Soddisfatto dell’organico, oppure serve ancora qualche ritocco?

La base di partenza, con l’aggiunta dei nuovi arrivati, è di primo livello. Credo che con un altro paio di inserimenti di qualità, l‘Arenzano potrà essere una sorta di mina vagante del torneo”.

Beppe Maisano, a questi livelli, è una sorta di Josè Mourinho, cui calza a pennello questo pensiero del ‘number one’ dei mister. “Sono un gran difensore dello spirito e del lavoro di squadra. La prima cosa che ho promesso ai miei nuovi giocatori, è che li guarderò tutti allo stesso modo. Non voglio un rapporto speciale con qualcuno di loro. Odio parlare di una persona sola. I giocatori non vincono trofei, il gruppo vince trofei, la squadra vince trofei. Non riesco a dire ‘mi piace questo giocatore’, ma generalmente mi piacciono i giocatori che amano vincere. Non solo quello che ama vincere nei 90 minuti, ma quello che ama vincere ogni giorno, in ogni sessione di allenamento e nel resto della sua vita”.

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