Genova. Un fiume d’acqua, proveniente dalla cisterna sulle alture del Chiappeto, tra San Martino e Borgoratti, andato perduto. Un guasto segnalato dagli abitanti della zona già in mattinata, ma il relativo intervento arrivato solo a metà pomeriggio, causa “carenza di personale”. Diversi i metri cubi andati perduti.
All’origine della perdita una valvola, “quella del troppo pieno”, che si è bloccata, provocando la tracimazione della vasca. Il risultato è stato un enorme nuovo ruscello, che con le sue fresche acque ha solcato la collina e il bosco sopra San Marino.

L’anomalia è stata segnalata da diversi residenti della zona fin dalle prime ore della mattinata, quando molti di loro approfittano del fresco mattutino per far fare la sgambata ai propri amici a quattro zampe; l’intervento però è arrivato diverse ore dopo in pomeriggio inoltrato: grazie alla competenza della squadra intervenuta in pochi minuti la situazione si è normalizzata.
Resta, però, l’amarezza: “Vorremmo sapere perché una azienda, Iren, che fattura molti milioni di euro è in carenza di personale – dichiara un abitante della zona, tra i primi a segnalare il guasto questa mattina – e non è in grado di garantire interventi rapidi a salvaguardia del nostro patrimonio idrico”. Il serbatoi è gestito, infatti, da Iren Acqua, società del gruppo Iren. “Abbiamo segnalato la cosa alle 8 circa di questa mattina – dichiara una residente – e l’intervento è arrivato dopo le 16, non proprio tempestivo. Quanta acqua abbiamo perso?”
La Liguria, e Genova in particolare, oggi hanno riserve d’acqua importanti e sicure, che garantiscono una situazione molto più tranquilla rispetto ad altre regioni italiane; ma, forse, sarebbe meglio non sguazzarci.
