Impronte e identikit

Tutti i segreti di “CSI” nel laboratorio mobile della Polizia Scientifica fotogallery

Genova. Vedere l’interno della valigetta che la polizia utilizza nel momento in cui arriva sul luogo del delitto, vedere all’opera le polveri utilizzate per le impronte digitali e conoscere i segreti del fotosegnalamento, ma anche avere la possibilità di creare, da zero, un identikit o elaborare un volto modificandone le espressioni fino a invecchiarlo o ringiovanirlo.

Sono questi i “dietro le quinte” della Polizia scientifica che è possibile conoscere attraverso il Il “Moving Lab”, un laboratorio di ultima generazione, dotato di tutti i sistemi all’avanguardia per le attività investigative di tipo scientifico, che è in grado di riprodurre il lavoro di un Gabinetto di Polizia Scientifica.

Sul mezzo, gestito da personale specializzato, verranno illustrate nel dettaglio le modalità operative della Polizia Scientifica, viene riprodotta una scena del crimine utile per far capire come vengono acquisite le tracce e le impronte, mediante l’uso di luci e polveri e quale sarà la loro successiva lavorazione, scoprire i software specifici
per la ricostruzione dei volti, verrà illustrata la tecnica per l’elaborazione di un identikit personale.

Il “Moving Lab”, che ha fatto tappa oggi a Genova, nella centralissima Piazza de Ferrari, dove è stato al centro di molte visite da parte di turisti e genovesi, , sarà domani a Rapallo, a partire dalle 10.30, lungo la Passeggiata al mare, in prossimità del Chiosco della Musica.

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