Genova.Rapina, furto, fuga sul bus e ancora un tentativo di furto, poi un’altra fuga (con lancio di bottiglie) e infine le manette. E’ successo tutto nel giro di poche decine di minuti ieri sera in piazza Montano, a Sampierdarena.
Poco dopo le 21, la Polizia ha posto fine alla rocambolesca fuga dei due malviventi: in manette due marocchini di 21 e 25 anni, entrambi irregolari e pluripregiudicati, arrestati per rapina e tentato furto con strappo, reati continuati e compiuti in concorso tra loro. Sono stati anche denunciati per resistenza a P.U., interruzione di pubblico servizio e per la violazione delle norme sull’immigrazione.
I due, in un crescendo di violenza, avevano dapprima tentato di strappare l’orologio dal polso di un uomo che stava attraversando la strada in piazza Montano, che però ha reagito innescando una colluttazione. Una donna che si trovava nelle vicinanze, è intervenuta nel tentativo di fermare l’aggressione e, in tutta risposta, i marocchini le hanno strappato la collanina d’oro che portava al collo per poi darsi alla fuga a bordo dell’autobus della linea 7 che passava in quel momento.
All’interno del mezzo, i due si sono avvicinati a due giovani egiziani nel tentativo di sfilare ad uno di loro il portafogli dalla tasca. Anche in questo caso c’è stata la reazione della vittima ed è scaturita un’ennesima colluttazione che si è conclusa in strada ancora una volta con la fuga. I due malviventi, inoltre, per evitare di essere inseguiti, hanno lanciato in direzione degli egiziani alcune bottiglie di vetro.
Nel frattempo, grazie alle segnalazioni di alcuni testimoni, sono arrivate tre volanti della Polizia, di cui una del Commissariato Cornigliano che hanno raggiunto e bloccato i due fuggitivi, nonostante una violenta resistenza, rispettivamente in via Rolando e via Alfieri.
Nella tasca dei pantaloni del 25enne è stata trovata una collanina in oro con una maglia rotta, presumibilmente la stessa appena strappata al collo della signora intervenuta nella prima rapina. I due sono stati portati in carcere a Marassi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.