Appello contro l'impasse

Pd, 85 donne a sostegno di Lodi capogruppo a Tursi: “E’ la candidata naturale”

La lettera, inviata nei giorni scorsi ai consiglieri comunali, è firmata fra l’altro da Silvia Neonato e Mercedes Bo

Cristina Lodi

testo con integrazione firme copiaGenova. Non sarà cosa facile uscire dal muro contro muro che, a a cinque settimane dalle elezioni che hanno visto Cristina Lodi sbaragliare con oltre 2000 preferenze i colleghi di partito maschi, impedisce alla più votata ma anche unica donna tra gli eletti di essere nominata capogruppo.

Una questione politica più che formale visto che di fatto come prevede il regolamento di Tursi al momento la capogruppo è lei perché ha preso più voti di tutto. Ma questo non basta perché gli orlandiani del partito (3 su 6: Alessandro Terrile, Stefano Bernini e Claudio Villa) le consentano di essere votata. I tre renziani invece (la stessa Lodi, Mauro Avvenente e Alberto Pandolfo) dopo una riunione di area che si è svolta ieri convergeranno su di lei facendo cadere l’ipotesi Pandolfo che sarebbe considerata accettabile anche dagli orlandiani.

Intanto nei giorni scorsi ai sei consiglieri regionali è stata inviata una lettera firmata da 85 donne del Pd e non solo a sostegno di Cristina Lodi. Tra le firmatarie Mercedes Bo, medico e presidente di Aied Genova ela scrittrice e giornalista Silvia Neonato.

Ecco il testo integrale:

“Abbiamo una grande opportunità per rispondere a quegli elettori che ci hanno chiesto, pur dandoci ancora fiducia, un cambiamento di rotta – recita la lettera – e questa opportunità inizia con il rispetto del voto. Dopo aver letto sui giornali di fantomatici scontri titanici per decidere chi sarà il capogruppo del PD in Consiglio Comunale, abbiamo una seconda opportunità, quella di uscire dalle secche delle correnti superando le strumentalizzazioni e le divisioni interne, scegliendo chi meglio può rivestire questo ruolo. Queste opportunità si traducono nella scelta di una donna, Cristina Lodi, la candidata del Pd più votata tra tutti, che rappresenta per esperienza e capacità personali la possibilità di costruire un’opposizione serena, ragionata e consapevole, una donna a cui è stata riconosciuta l’esperienza dei 5 anni precedenti più che raddoppiando il suo consenso in un quadro complessivamente negativo per il PD genovese”.

“Oggi la valutazione delle persone, che piaccia o no, è al centro delle scelte degli elettori all’appuntamento del voto, e in aiuto alla decisione che i Consiglieri eletti dovranno assumere, viene anche lo Statuto del Comune di Genova che recita all’art 35 comma 4 – ricordano le donne firmatarie – ‘Ogni gruppo costituito, elegge un capogruppo che lo rappresenta in ogni sede consiliare. Fino all’elezione è considerato capogruppo il consigliere che ha avuto la maggiore cifra individuale’. Soprassedere a questa scelta significa non capire il messaggio dei nostri Elettori, tradire le loro scelte e respingere la possibilità di ricostruire un rapporto con la città che per forza deve partire da chi quel rapporto lo ha mantenuto e arricchito distinguendosi per coraggio, anche rispetto alla giunta precedente, e per forza propositiva di idee e progetti per il futuro. Per questi motivi sosteniamo una donna, Cristina Lodi come la candidata naturale a capogruppo del Gruppo consiliare comunale del Partito Democratico”.

Ecco l’elenco delle firmatarie del documento .

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