Genova. “L’inserimento di un microchip nelle divise dei ventiduemila dipendenti Asl della Liguria – dichiarano Raffaella Paita, capogruppo del Pd in Regione Liguria, Pippo Rossetti e Giovanni Lunardon, consiglieri del Pd in Regione Liguria – è un fatto delicato su cui chiediamo al più presto la massima chiarezza. E’ grave che sia accaduto nel silenzio generale. Chiediamo che l’assessore Sonia Viale esponga al Consiglio cosa sta accadendo e chi ha deciso l’inserimento di un vero e proprio Gps nelle divise dei lavoratori della sanità ligure. Questo provvedimento, anche se fosse utilizzato per restituire senza errori i capi usciti dalla lavanderia, come dichiarano i direttori degli ospedali interpellati dal giornalista Giuseppe Filetto sul suo articolo pubblicato da Repubblica, è in ogni caso potenzialmente lesivo della privacy dei lavoratori, i cui spostamenti possono essere intercettati e monitorati minuto per minuto.
“Siamo stupiti che una decisione che consente la raccolta di dati sensibili non sia stata oggetto di un accordo sindacale e di una opportuna informativa dei dipendenti. Vogliamo sapere chi ha preso questa decisione, con quali motivazioni, in quali e quanti ospedali è stata già messa in atto. Non può passare sotto silenzio un provvedimento che lede la libertà dell’individuo”.