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Ostello al Tabarca e “città dei mestieri”, ecco come Tursi utilizzerà gli edifici “dimenticati” fotogallery

Gli spazi a disposizione, sui quali poter operare, sono molto numerosi, tra quelli ereditati dal Demanio, come forti o ex caserme, fino alle palazzine storiche del porto, Hennebique in testa

Palazzina tabarca darsena

Genova. Un’idea forte, quella della “cittadella dei mestieri” per dare formazione ai giovani che lasciano la scuola e una più semplice, l’ostello alla palazzina Tabarca, ma fondamentale per liberare dal degrado una zona pregiata della città. Mario Baroni, consigliere delegato del Sindaco per la valorizzazione del patrimonio comunale lancia subito le prime proposte per intervenire su un patrimonio comunale molto vasto e, in alcuni casi, dimenticato

Gli spazi a disposizione, sui quali poter operare, sono molto numerosi, tra quelli ereditati dal Demanio, come forti o ex caserme, fino alle palazzine storiche del porto, Hennebique in testa, o alle grandi strutture pubbliche ormai inutilizzate o sottoutilizzate, quelle più note come l’ex ospedale psichiatrico di Quarto, a quelle meno sconosciute ma sicuramente interessanti dal punto di vista degli spazi.

“È’ una bella avventura e una grande possibilità che abbiamo tra le mani – spiega Baroni – perché c’è un enorme patrimonio dormiente che deve essere messo a disposizione dei cittadini. Per adesso stiamo procedendo con gli uffici per capire bene cosa è rimasto di competenza del Comune e cosa è stato dato a Spim ma anche in che condizioni sono gli edifici perché, se il patrimonio è fatiscente prima di valorizzare bisogna tenerlo in piedi, bisogna ristrutturarlo e renderlo operativo”.

“La prima cosa che cercheremo di fare è una cittadella delle arti e dei mestieri per tutti i ragazzi che abbandonano precocemente la scuola. Giovanissimi che, dai 13 anni in avanti, sono a rischio di ritrovarsi sulla strada. Noi vorremmo costruire un posto dove potremmo utilizzare, per l’insegnamento, gli artigiani, ma anche persone che sono andate precocemente in pensione, in modo che i più giovani possano imparare un mestiere e possano ntrare nlel mercato del lavoro”.

Si tratta di un progetto che ha già trovato la condivisione con le associazioni di categoria, con Camera di Commercio e associazione industriali, anche perché oltre all’utilizzo del patrimonio ci sono anche importanti finalità sociali. “Gli spazi per adesso sono allo studio ma non dovrebbero essere un grosso problema spiega – devo ancora avere l’elenco dei beni del patrimonio del Comune e della città metropolitana ma abbiamo già pensato un paio di situazioni anche se, prima di esprimermi, voglio verificare se sono agibili e utilizzabili”.

Un primo edificio sul quale intervenire molto rapidamente, comunque, Baroni lo ha già identificato, si tratta del “Tabarca”, uno dei quattro immobili storici nell’area della Darsena, per il quale si potrebbe profilare un futuro turistico. “Si tratta di un edificio che vorremmo salvare, prima che vada all’asta. Noi vorremmo riprenderlo e valorizzarlo, magari realizzando un ostello per i giovani. La società che lo aveva in concessione è’ fallita lasciando l’edificio in stato di abbandono, noi vogliamo uscire fuori dalle liti che ci sono intorno a queste strutture”

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