Genova. Dopo la débacle al Municipio Centro Ovest, anche gli altri tre “mini-comuni” a rischio commissariamento – Media e Bassa Valbisagno, e Valpocevera, tutti del centrosinistra – si accingono a riunirsi per la riunione che dovrà sancire se, all’interno di essi, esiste o meno quel 40% dei consiglieri disposti a votare i presidenti eletti che garantisca il premio di maggioranza e quindi la governabilità dell’ente.
A Sampierdarena Monica Russo (Pd) ha dovuto alzare bandiera bianca ed entro due mesi l’ente sarà commissariato da un funzionario nominato dal Comune (quindi, tecnicamente, dal centrodestra). Non sono serviti gli accordi tentati con Chiamami Genova e MoVimento 5 Stelle.
In Valpolcevera il presidente Federico Romeo (anch’egli Pd) va oltre. Un accordo è possibile, auspicabile, anche con le forze del centrodestra, pur di mantenere l’amministrazione municipale realmente sul territorio e non “esternalizzarla” a Tursi o al Matitone. I giochi, però, sono tutt’altro che semplici. Anche all’interno delle file del centrosinistra l’idea di tendere la mano verso i diretti avversario, anche se per un nobile scopo, non piace a tutti.
C’è pessimismo anche nell’altra vallata. In Bassa Valbisagno il presidente uscente Massimo Ferrante, che era stato eletto con il 38,6%, è nelle mani dei consiglieri del Movimento 5 Stelle e, in parte di quelli di Chiamami Genova. In entrambi i casi i rapporti tenuti negli ultimi 5 anni non lasciano ben sperare in una pace improvvisa. “La strada è in salita”, commenta.
In Media Valbisagno il giovane presidente Roberto D’Avolio (eletto con il 35,49%), dice di aver parlato con “tutti i gruppi che hanno voluto incontrarmi, non siamo per gli inciuci improbabili ma per la condivisione del programma e per il senso di responsabilità”.
I consigli municipali si riuniranno tutti e tre questo lunedì 3 luglio. Non resta che attendere per capire se la “vittoria nei Municipi” del centrosinistra, nella Genova conquistata da Marco Bucci, era stata oppure no una “vittoria di Pirro”.