L'addio

Tutto il mondo dell’economia del mare ai funerali di Gianfranco Messina

Il decano della compagnia di navigazione si è spento ieri a 82 anni

messina gianfranco

Genova. Il mondo dello shipping si è ritrovato al completo per dare l’ultimo saluto a Gianfranco Messina, pilastro della Ignazio Messina e della famiglia al comando dell’azienda, morto ieri all’alba a 82 anni.

Sull’affollato piazzale della chiesa di Santa Teresa di Albaro a Genova questa mattina vicina ai familiari al completo, c’erano fra gli altri gli armatori Alcide Ezio Rosina, Bruno Musso, Marco Novella, poi Ugo Salerno del Rina, Marco Risso, Alberto Amico, Marco Bisagno, Alessandra Grimaldi, il presidente degli spedizionieri Gian Enzo Duci, il comandante della Guardia costiera della Liguria Giovanni Pettorino e anche Aldo Spinelli, arrivato a rendere gli onori al vecchio “nemico” di tanti scontri sulle banchine. E ancora, il console della Compagnia Unica Antonio Benvenuti, il presidente degli industriali genovesi Giovanni Mondini, Alessandro Garrone, Alberto Amico.

Mancava l’Autorità di sistema portuale, con il presidente Paolo Emilio Signorini assente “per impegni istituzionali”. L’armatore battagliero e schivo, era anche il “Grande nonno, anche dei nostri amici” come ha sottolineato la nutrita “ciurma” dei nipoti in chiesa, la quarta generazione, ricordandolo per i vizi e i pranzi del sabato e per i valori trasmessi. Il nipote Andrea Gais, che con i cugini Stefano e Ignazio Messina è alla guida dell’azienda, lo ha citato come “esempio costante”, ha parlato di valori, di “determinazione, carisma, pragmatismo, generosità e volontà”.

E i dipendenti lo hanno ricordato come leader ma capace di sorrisi e gesti gentili attraverso un messaggio letto dal nipote Stefano Messina. In chiesa ha parlato anche Ignazio Messina, uno dei tre figli di Gianfranco, che senza “contravvenire agli insegnamenti di discrezione di papà” ha ringraziato tutti coloro che gli sono stati vicini nelle ultime settimane.

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