Genova. L’Italia non farà un passo indietro sulla questione Stx, ma anzi, si farà promotrice dello sviluppo di un grande polo europeo per la cantieristica navale militare.
Questa il rilancio del ministro della Difesa Roberta Pinotti, oggi a Genova per la firma di un accordo tra ministero e università: “Condivido quanto hanno detto Calenda e Padoan: l’Italia non farà un passo indietro. Speriamo invece che, aprendo anche a un ragionamento più approfondito sulla parte militare, possa esserci un accordo complessivo”.
Il “ragionamento più approfondito”riguarda tutto il sistema militare europeo, che semplicemente non esiste a livello comunitario: “Per costruire la difesa europea – ha detto Pinotti – devi mettere insieme capacità e operatività ed è quello che stiamo facendo con Germania, Francia e Spagna, immaginando cooperazioni rafforzate”.
Tutto ciò sfruttando le connessioni già in essere: Fincantieri, infatti, costruisce già sommergibili con la Germania, e quindi la “perdita” dei cantieri francesi potrebbe essere un passo falso verso un obiettivo più di lungo periodo. “Non è accettabile una maggioranza coreana invece che italiana, e cioè europea”
L’occasione permette anche una riflessione sulla coesione militare europea, che in questi anni non ha trovato vie di sviluppo concreto, per svariati motivi: “In Europa abbiamo più di 150 sistemi d’arma, gli stati Uniti ne hanno molti meno – ha concluso la Pinotti – quindi è chiaro che anche da questo punto di vista bisogna lavorare in modo aggregato”