La nota

Ericsson, Battelli (M5S): “Ancora nessuna risposta sull’uso dei fondi Statali”

ericsson protesta consiglio regionale
Foto d'archivio

Liguria. “Solidarietà e determinazione del MoVimento Cinque Stelle di affiancarsi non solo idealmente ai lavoratori Ericsson, vittime dell’ennesima procedura di licenziamento che prevede 315 esuberi, di cui 61 solo a Genova”. Inizia così la nota a firma Sergio Battelli, deputato pentastellato ligure autore di una interrogazione a risposta scritta il 5 luglio dello scorso anno.

“In questa lenta agonia, che ha visto l’avvicendarsi attorno ai lavoratori di figure di rilievo come l’ex Presidente del Consiglio – scrive Battelli – rileviamo la totale mancanza di volontà politica delle attuali forze di Governo, sia nazionali sia regionali, ad approfondire una questione cha ha visto l’erogazione di fondi statali e regionali sul progetto, fondi di cui non è ancora oggi chiara l’effettiva destinazione, mentre è chiarissimo che a fare le spese di certe manovre siano solo e unicamente i lavoratori e i contribuenti”.

“Proprio un anno fa, con un’interrogazione a risposta scritta di cui sono primo firmatario (e a cui ovviamente non è stata fornita alcuna risposta) il MoVimento cinque stelle aveva messo in luce tutta una serie di fumose manovre che avevano visto protagonisti nel 2012 MISE e MIUR, firmatari assieme alla Regione, di un accordo con Ericsson che prevedeva lo stanziamento di un totale di 73,3 milioni di Euro per la realizzazione di un nuovo centro di ricerca e sviluppo di apparati e sistemi di telecomunicazione dell’azienda all’interno del Parco scientifico e tecnologico di Erzelli.

In realtà quei fondi, legati a alcuni progetti la cui realizzazione era prevista a partire dalla seconda metà del 2012 e la cui conclusione sarebbe dovuta avvenire entro il 2014, hanno avuto un destino tuttora poco chiaro.

Nella primavera 2014 poi, la Regione Liguria, decise di detrarre 9 degli 11 milioni di Euro previsti dall’accordo siglato;

L’uso effettivo di tali fondi costituisce un nodo cruciale, se non il più fumoso, sul quale abbiamo chiesto delucidazioni ai Ministeri nella nostra interrogazione, chiedendo ai Ministri se erano conoscenza di questa situazione anomala, se intendevano prendere iniziative per verificare l’effettiva destinazione dei fondi e se intendessero verificare motivazioni che portarono l’azienda a chiudere gli apparati, e quindi a licenziare il personale in esubero, ma non ottenemmo, come da copione, alcuna risposta.

Il Governo, se volesse, avrebbe gli strumenti per integrare il piano industriale di Ericcson nel progetto di Governo della banda Ultra Larga, preservando così le posizioni dei lavoratori, ma evidentemente non sussiste altro interesse, se non quello elettorale, ad approcciare alle problematiche dei lavoratori.
Così è per i dipendenti Ericsson, così è per quello delle altre aziende che stanno licenziando in Liguria, come Esaote e Wind3.

Questi sono i sedicenti “professionisti della politica”. Bravi a dichiararsi dispiaciuti quando si tratta di racimolare voti ma ancora più abili a defilarsi quando la questione si fa intricata e sconveniente da affrontare.

Chiediamo ancora ai Ministri di MISE e MIUR, che ne hanno piene facoltà, di mettere luce su questa situazione e dare una risposta non solo a noi, ma anche e innanzitutto ai dipendenti di Ericcson, che si sono visti licenziati il venerdì sera tramite email ed ai contribuenti che hanno visto denaro pubblico volatilizzarsi in un progetto che avrebbe dovuto portare sviluppo, innovazione e lavoro ma che assume sempre di più le caratteristiche dell’ennesima losca mangiatoia”, la conclusione di Battelli.

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