Esperimento

Bimbi con disturbi di apprendimento, al lavoro con i robot: il progetto dell’Istituto Chiossone

Si è conclusa una settimana di esperienze con la robotica per 13 ragazzini tra i 7 e i 16 anni

Genova. Una speciale settimana dedicata alla robotica ha coinvolto in questi giorni 13 bambini e ragazzi con disturbi dello sviluppo e dell’apprendimento, seguiti nel centro a loro appositamente dedicato dall’Istituto David Chiossone, nella sede di Corso Armellini a Genova. Sono due i laboratori proposti dagli esperti della Scuola di Robotica, per stimolare apprendimento e creatività.

6 bambini dai 7 ai 12 anni si stanno quindi cimentando in attività di Stop Motion, tecnica di ripresa cinematografica che si realizza scattando una serie di fotogrammi di un oggetto o di un disegno bidimensionale, cambiando ogni volta la sua posizione nello spazio per poi proiettare le immagini una di seguito all’altra.

6 ragazzi dai 13 ai 16 anni imparano invece a programmare con il set Lego Education Wedo 2.0 e si dedicano a costruzioni creative utilizzando materiali di recupero e piccoli componenti elettrici. Grazie ai celebri mattoncini i sei partecipanti assemblano diversi personaggi e, tramite il software dedicato, permettono loro di muoversi con i motori e di riconoscere gli ostacoli con i sensori. La parte più tecnica si mescola infine a quella creativa: il laboratorio si concluderà infatti con una storia, costruita giorno dopo giorno dai ragazzi e raccontata facendo interagire tutti i personaggi.

La robotica educativa come ambiente di apprendimento è ormai riconosciuta a livello nazionale ed internazionale e in ambito europeo i robot sono utilizzati in molte realtà scolastiche, e dimostra la sua validità anche in casi di disabilità cognitiva.

“Riuscire a programmare il proprio robot per fargli compiere una certa azione, preventivamente pianificata sulla base di un obiettivo, e vedere che effettivamente il robot risponde all’aspettativa di chi lo ha programmato, dà una gratificazione che difficilmente altre attività riabilitative riescono a dare ai ragazzi” spiega Laura Scafa, psicologa e psicoterapeuta presso il Centro di Riabilitazione Disturbi dello Sviluppo dell’Istituto David Chiossone.

“Da alcuni anni – afferma Elena Parodi – a Scuola di Robotica impieghiamo la robotica educativa per sostenere l’apprendimento di studenti con Bisogni Speciali o diverse disabilità. Abbiamo partecipato a molti progetti nazionali ed europei dedicati all’inclusione nei quali sono stati utilizzati diversi kit robotici, tra cui il robot umanoide NAO. Ci auguriamo di dare una continuità annuale ai laboratori nell’Istituto Chiossone”.

Con questa iniziativa, si conferma così l’attenzione dell’Istituto David Chiossone per i bambini con disabilità dello sviluppo, con particolare riferimento a disturbi dello spettro autistico, disabilità intellettive, disturbi del linguaggio e disturbi specifici di apprendimento. A loro sarà dedicato il centro “Gli Alberi”, che inaugurerà a settembre in Corso Solferino, a pochi passi dalla sede storica dell’Istituto.

Sono in totale una quarantina i bambini con disturbi dello sviluppo seguiti oggi dall’Istituto David Chiossone con un’equipe multidisciplinare, che utilizza nella pratica riabilitativa un approccio psicoeducativo integrato, applicando in modo innovativo e scientificamente testato alcune delle tecniche utilizzate anche per la riabilitazione visiva. Un metodo di intervento validato dalla sperimentazione iniziata dieci anni fa su mandato della Regione Liguria con la collaborazione dell’Università di Genova e dell’Istituto Gaslini.

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