Genova. In Municipio Bassa Valbisagno, la Lista Chiamami Genova ha votato contro rivendicando “la propria scelta politica sulla base della gestione della precedente giunta Ferrante, che non ha brillato per disponibilità all’ascolto ed ha portato avanti una politica poco attenta ai beni comuni, alla salvaguardia delle aree verdi e degli spazi pubblici, una politica che molti cittadini combattono attivamente da anni nei vari comitati di quartiere”.
Così la lista municipale di Paolo Putti, con una nota a firma Brunella Fornasari, consigliera eletta l’11 giugno scorso, ha motivato il suo niet alla presidenza Ferrante, a rischio dopo che il risultato delle urne aveva sancito una maggioranza sotto il 40%. Per la governabilità del parlamentino, così come in Valpolcevera, Centro Ovest e Medio Ponente, serviva un accordo politico tra le forze.
“E così, – spiega Fornasari – dopo il Municipio V Valpolcevera, anche nel Municipio III Bassa Val Bisagno il PD, con Massimo Ferrante, ha ottenuto il suo secondo mandato come Presidente di Municipio, grazie all’astensione dei cinque consiglieri del M5S ed all’assenza strategica di un consigliere della Lista Bucci Vince Genova”.
“Abbiamo letto che la scelta ci avrebbe inchiodato alle nostre responsabilità, ma mentre noi siamo stati coerenti con le nostre proposte programmatiche, votando contro chi ha svenduto e cementificato il territorio – pensiamo alla vicenda di Bosco Pelato e, da ultimo, il progetto sul mercato di Corso Sardegna – il PD ha dimenticato l’appello al voto utile, lanciato durante il ballottaggio, facendo un accordo con il centrodestra.
Aspettiamo ora di capire, dalle scelte che farà la giunta Ferrante, quali siano i contenuti di questo accordo”, la conclusione di Chiamami Genova.
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