Nuova protesta

Vigili del fuoco di nuovo in piazza: il 30 giugno sciopero dell’Usb

usb vigili del fuoco

Genova. Nuovo sciopero per i vigili del fuoco del sindacato Usb. La protesta è stata indetta per il prossimo 30 giugno contro la mancate risposte sulla situazione della categoria.

“Siamo ancora in attesa di risposte dalla Regione sull’impegno preso nella messa in discussione delle piante organiche Liguri dei pompieri nella conferenza Stato Regioni – scrivono in una nota – Inutili le convenzioni se non implementate da un maggior numero di operatori. Oggi i pompieri sono in un rapporto inaccettabile di 1/14000 abitanti, basti pensare che nell’incendio a Londra sono intervenuti 250 pompieri con più di 50 autobotti, in tutta la Liguria ci sono 163 pompieri presenti H24 e le 40 autobotti non ci sono in tutta la regione.

“Con la soppressione del corpo forestale la situazione già precaria precipita nella solita gestione del pompiere sempre in divisa, straordinari a 7 euro l’ora con lavoratori ultracinquantenni sempre pronti al soccorso non solo per il loro attaccamento al lavoro ma per un salario vergognoso di circa 1300 euro mensili, una pensione a oltre 60 anni, la mancanza di assicurazione sanitaria, il riconoscimento mai approvato di categoria usurante”.

“In questo scenario chi ci rimette?Secondo l’importante è comprendere che il disegno è chiaro perché dietro lo smantellamento del pubblico impiego si cela la svendita dei servizi ai famosi poteri forti che vogliono ed esigono il loro bottino di profitto producendo schiavi e cancellando diritti ma soprattutto allontanando quelle condizioni minime di sicurezza che tutti i giorni la base cerca di mantenere”.

I pompieri dell’Usb invitano “i cittadini e tutte le organizzazioni sindacali (CGIL CISL UIL CONFSAL CONAPO) ad aderire allo sciopero per dimostrare che siamo in grado di unire le forze contro le logiche che sino ad oggi hanno dimostrato solo il fallimento del soccorso”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.