Genova. “Sostengo la candidatura di Paolo Putti perché un bel incontro tra forze civiche, di sinistra democratica. Un bel progetto che nessuno ha cambiato in corso d’opera, come è successo a Pirondini con quelle primarie terribili poi travolte da Grillo con la decisione di cambiare il candidato. Qui noi abbiamo una scelta dal basso e io sono qui come sostenitore”.
Pippo Civati, che oggi, a Genova, ha incontrato Paolo Putti, candidato sindaco per la lista “Chiamami Genova”. “Qui c’è la passione per la politica fatta bene, con un gruppo di persone che conosco da anni con i quali abbiamo condiviso tante battaglie sempre molto sincere”. Dal leader di Possibile, però, nessuna indicazione di voto nel caso di un ballottaggio. “Non decido io – conclude – però credo che questa sia una scelta di autonomia e di sincerità che andrà avanti così”.
Ma Civati ha anche parlato della legge elettorale, del mancato accordo e della possibile figuraccia per l’Italia. “L’Italia fa una brutta figura quando si pensa di andare a votare senza la legge di bilancio, e non la faccio io che sono all’opposizione, mi sorprende che lo dicano quelli che stanno al governo invece dovrebbero mettere a posto i conti ed essere responsabili verso il paese”.
“Fare la legge elettorale, doverla votare in tre giorni come avevamo preventivato – spiega – con un accordo tutto extraparlamentare, senza le forze parlamentari coinvolte direttamente era una follia. Le cose vanno fatte bene e il tempo sprecato è colpa di Matteo Renzi e della sua maggioranza”. Ora, quindi, serve capire quali saranno le prossime mosse. “Adesso c’è da capire se Renzi rilancerà verso il 2018 o vorrà accelerare per votare quest’estate, a me non sembra una grande idea votare presentando le liste a ferragosto ma io sono una persona normale – conclude Civati – non so se posso dirlo di tutti gli altri”.