Genova. Lo aveva detto ieri sera a caldo (“Sono il primo a mettermi in discussione” aveva spiegato quando il risultato della disfatta del centro sinistra era ormai chiaro), ma da domani i passaggi per il cambio alla segreteria genovese dei Pd saranno formalizzati. Il segretario genovese Alessandro Terrile, che fra l’altro siederà a palazzo Tursi come consigliere comunale di minoranza, formalizzerà le sue dimissioni alla segretaria provinciale, convocata a partire dalle 18.
La prossima settimana sarà invece convocata la direzione provinciale o addirittura l’assemblea. Il mandato di Terrile sarebbe scaduto a ottobre, ma la pesante sconfitta obbliga il segretario ad assumersi le sue responsabilità.
Quasi scontati, visti anche i risultati del primo turno, la segreteria passerà ai renziani: tra i papabili per la segreteria ci sarebbero Michele Malfatti e Massimiliano Morettini che sulla sua pagina Facebook questa mattina ha analizzato la sconfitta. “Non credo ci siano alternative per il Pd locale che fare un congresso di grande rinnovamento” dice a proposito della segreteria.
Anche il segretario regionale del Pd Vito Vattuone, eletto da pochi mesi, elabora la sconfitta: “appare evidente una forte richiesta di cambiamento da parte dei cittadini e il fatto che il più delle volte chi governa paga pegno” dice. “Il Partito Democratico regionale ha le forze per reagire, ma deve analizzare seriamente i motivi della sconfitta e soprattutto evitare qualsiasi tentativo di logoramento interno. Oggi dobbiamo essere più uniti che mai nel difendere i nostri principi e nel disegnare un’alternativa di governo locale credibile, seria, condivisa e percepita dai cittadini. Dobbiamo tornare ad essere il punto di riferimento di quell’area vasta di elettorato di centro sinistra che, evidentemente, abbiamo deluso. Potremo farlo se a partire da oggi lavoreremo uniti in questa direzione”.