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Maturità 2017, le commissioni. Tra Web e tradizione, scatta il “toto prof”

Sul sito del Miur, da stamani, sono consultabili i nomi dei professori esterni che comporranno la commissione d’esame

Maturità 2013 al via, gli studenti alle prese con il tema
Foto d'archivio

Genova. “Maturità t’avessi preso prima..”, cantava Venditti un po’ di anni fa. E se manca ancora qualche settimana alla celebre Notte prima degli esami, sul sito del Miur, da stamani, sono consultabili i nomi dei professori esterni che comporranno la commissione d’esame, istituto per istituto, Comune per Comune nella provincia di Genova (si parte da pag 367 nel documento da oltre 1100 pagine consultabile qui).

Venerdì a Genova suonerà l’ultima campanella, ma su Internet, ci possiamo scommettere, la ricerca degli argomenti per le fatidiche prove che compongono la Maturità è già partita. Senza dimenticare l’esame orale, fonte di grande, grandissimo stress per il maturando. Anche quest’anno (e anche il prossimo) la commissione sarà composta da tre docenti interni, tre esterni nominati dal Miur (con relative materie) e un presidente di commissione, comune a due classi ed anch’esso esterno. “Ogni professore che fa parte della commissione di maturità può interrogare solo ed esclusivamente sul programma dell’ultimo anno della materia (o delle materie) per cui è abilitato all’insegnamento”, ricorda il portale studenti.it (per italiano e latino, ad esempio rischio doppio).

È qui che si scatena il toto prof: “Quale sarà l’argomento preferito del professore che non conosciamo?” o ancora: “Passerà sopra piccole imprecisioni oppure ha un carattere molto rigido e severo che non lascia scampo?”.

Secondo Skuola.net 4 studenti su 5 si dichiarano interessati a sapere chi dovrà giudicarli tra poche settimane. La maggior parte (il 79%) si occuperà in prima persona di scovare tutti i “segreti” dei commissari, i pigri se lo faranno dire dai compagni di classe. Stranezze, fisse personali, l’approccio alla materia. E soprattutto le domande più frequenti che di solito fanno ai loro studenti.

La tecnologia certo aiuta, ma le tradizioni resistono. Quasi la metà dei maturandi cercherà informazioni online: siti web per studenti, e soprattutto social network, tra cui spicca ovviamente Facebook, ma anche i gruppi Whatsapp. Quasi 1 su 3, però, continuerà ad affidarsi alle indiscrezioni che lasceranno filtrare i propri professori. Solo i più audaci, invece, andranno nelle scuole dove insegnano i commissari esterni per indagare.

Se sugli argomenti nulla si potrà sapere fino al giorno della prova finale, per quanto riguarda i professori, il “mistero” è ora svelato.

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