Genova. La giovane artista genovese Caterina Piccardo è la nuova firma sul pilone 64 della sopraelevata, nell’ambito del progetto di Walk the Line. L’artista 24enne, attualmente residente a Los Angeles e in città per presentare una sua personale, nonostante un piccolo intoppo dovuto alle auto in sosta, ha iniziato a lavorare alla nuova creazione che nel giro di due anni vedranno la Sopraelevata trasformarsi da “mostro di cemento” a galleria di street art, a cielo aperto, lunga più di tre chilometri.
“Venere dopo la rivoluzione femminista”, il titolo della nuova opera. “Sarà una donna colossale che con tutta la sua forza tiene su la sopraelevata. Concettualmente rappresenta tutti gli sforzi, le lotte e le repressioni che le donne hanno dovuto, e che devono, vivere e affrontare – racconta l’artista – E’ una figura androgina, dove la visione accademica della donna, sempre rappresentata nella storia dell’arte con curve morbide a rappresentazione della sensualità e purezza, cade completamente, descrivendo invece una donna contemporanea, figlia della rivoluzione femminista dove si ritrova l’emancipazione e la forza. La scelta di indurire le forme femminili attraverso il potenziamento muscolare è la metafora infatti della forza femminile che, nonostante la contemporaneità e la rivoluzione dei sessi, rimane spesso ancorata a stereotipi maschilisti e vecchi, e per questo spesso repressa e sminuita”, conclude Piccardo.
Nei giorni scorsi una nuova coppia di street-artist è stata chiamata a reinterpretare due nuovi piloni, nella zona di Via Rubattino. Si tratta dell’italiano Fabrizio Sarti alias SeaCreative, artista dallo stile ben definito, popolato da un mondo di personaggi grotteschi che incuriosiscono lo spettatore. SeaCreative ha lavorato sul pilone 62, adottato da Stazioni Marittime, con un progetto, non a caso, ispirato agli esploratori e ai marinai, legato al mondo delle partenze e degli arrivi per mare in chiave avventurosa.
Sul pilone 61, adottato dall’internazionale EasyPark, la firma del brasiliano Alex Senna con l’opera “Ombra, la mia riflessione”. L’uomo è piccolo, ma la sua ombra, sinonimo della sua profonda e sfaccettata personalità, è grande. “L’adesione al progetto – sottolinea Giovanni Laudicina, country manager di EasyPark in Italia, azienda europea leader nel pagamento della sosta tramite cellulare – fa parte di un’iniziativa di ampio respiro denominata ‘Parking Art’ già realizzata in Norvegia e Danimarca. L’idea è quella di riqualificare e abbellire gli spazi urbani e le aree di parcheggio nelle città europee”.
E non è finita. Dal 12 giugno fino agli inizi di luglio altri nuovi piloni in Piazza Caricamento saranno affidati alle cure di Orion, Joys, Dado, Yama e Peeta, rappresentanti della storica EAD Crew, veri caposaldi nell’evoluzione del graffito 3D italiano. Insieme a Soda e V3rbo, sono anche tra i protagonisti di “Lettere”, la mostra collettiva promossa da Walk the Line, Open Your Art e Question Mark, sull’evoluzione del lettering nel mondo del writing, visitabile fino al 23 giugno al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce. Gli street artist saranno coinvolti nella reinterpretazione dei piloni accompagnati da una colonna sonora composta ad hoc dal collettivo artistico Magellano, che verrà presentata il 16 giugno al Banano Tsunami.